Il giogo mongolo-tataro e il suo ruolo nella cultura russa. Cultura russa durante il giogo mongolo-tartaro

Domanda:

Cultura della Russia nel periodo del giogo mongolo-tartaro (secoli XIII-XV).

Cultura della Russia durante il giogo mongolo-tartaro (secoli XIII-XV)

Nel processo storico e culturale dei secoli XIII - XV. ci sono due periodi. La prima (dal 1240 alla metà del XIV secolo) è caratterizzata da un notevole declino in tutti i settori della cultura (dovuto alla conquista mongolo-tatara e alla contemporanea espansione di feudatari tedeschi, svedesi, danesi, ungheresi, lituani e polacchi) . Le invasioni straniere furono particolarmente disastrose per le terre meridionali e occidentali.

Il secondo periodo (a partire dalla seconda metà del XIV secolo) fu caratterizzato dall'ascesa dell'autocoscienza nazionale e dal risveglio della cultura russa.

La lotta contro i mongoli-tartari - argomento principale folklore della II metà dei secoli XIII-XV. A lei sono dedicati i generi tradizionali (epica, leggenda).

Il genere principale di questo periodo è la storia di guerra. L'idea dell'unità tutta russa, sorta nel periodo pre-mongolo, si intensificò negli anni difficili dell'invasione mongolo-tatara.

Dopo la devastazione mongolo-tatara, l'architettura russa conobbe un periodo di declino e stagnazione. La monumentale costruzione fu interrotta per mezzo secolo, i quadri dei costruttori furono sostanzialmente distrutti, e la continuità tecnica fu minata. La costruzione è ora concentrata in due aree principali: nel nord-ovest (Novgorod e Pskov) e nell'antica terra di Vladimir (Mosca e Tver).

I primi edifici in pietra del Cremlino di Mosca, che non sono sopravvissuti fino ad oggi, apparvero a cavallo tra il XIII e il XIV secolo. (Cattedrale dell'Assunzione della Vergine, 1326).

I centri d'arte si sono spostati da sud a nord, in città sfuggite alla rovina (Rostov, Yaroslavl, Novgorod e Pskov), dove c'erano molti monumenti di arte antica e sono sopravvissuti portatori viventi di tradizioni culturali.

Nel XIII sec. ci fu una cristallizzazione finale delle scuole di pittura di Novgorod e Rostov e nel XIV secolo. - Tver, Pskov, Mosca e Vologda.

XIV secolo. - tempo di fioritura brillante pittura monumentale Novgorod, il cui sviluppo fu fortemente influenzato dal grande bizantino Teofane il Greco, che arrivò in Russia negli anni '70 del XIV secolo. Le opere di F. Grek - affreschi, icone - si distinguono per la loro monumentalità, espressività drammatica e modo pittorico audace. Dipinse la Chiesa del Salvatore a Ilyin, i cui affreschi ci sono pervenuti solo in parte.

A Mosca, Teofane il Greco dipinge la Chiesa della Natività della Vergine con l'altare laterale di Lazzaro, Arkhangelsk e (insieme all'anziano Prokhor e Andrei Rublev) le cattedrali dell'Annunciazione del Cremlino di Mosca, ecc. Numerose magnifiche icone create in Il cerchio di Teofane è stato preservato. Il migliore di questi è La Madre di Dio Donskaya dalla Cattedrale dell'Assunzione con l'Assunzione della Vergine sul retro.

Le prime 7 icone della fila festiva ("Annunciazione", "Trasfigurazione", ecc.) Dall'iconostasi della Cattedrale dell'Annunciazione sono tradizionalmente associate al nome del più grande artista dell'antica Russia Andrei Rublev (c. 1360/70 - 1427 /30) - il monaco del monastero di Andronikov, informazioni affidabili sulla vita e sul lavoro di cui è sopravvissuto poco. L'opera più perfetta di Rublev è l'icona della Trinità, creata per la Trinità - Monastero di Sergio. Lo stile del maestro moscovita, profondamente nazionale nella sua essenza, distinto da un'individualità unica, per lungo tempo ha determinato lo stile non solo della scuola di pittura moscovita, che ha raggiunto il suo apice sotto di lui, ma anche dell'intera cultura artistica russa .

La crescita dell'autocoscienza nazionale, l'idea di unità, la tendenza a superare le tendenze regionali nel pensiero sociale, nella letteratura, nell'arte - tutto ciò ha testimoniato l'emergere di una cultura tutta russa (grande russa).

culturologia
S.V. Supereka
anno 2007

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Entro il XII secolo. La Russia era uno dei paesi avanzati d'Europa. Per sub-

resoconti degli storici, nei secoli IX-X. c'erano 25 città in Russia,

nell'XI - 89, entro la fine del XII secolo. - 224, e alla vigilia del mongolo-tartaro

invasioni - circa 300. Vasto spazio lungo il commercio

sulla via dai Variaghi ai Greci≫ i Vichinghi chiamati ≪Gardariki≫ -

paese di città≫. Anche se il tempo che ha preceduto l'invasione tata

Ro-mongoli, ed era un periodo di frammentazione feudale per la Russia

indolenza, non era un periodo di declino. Tor-

governo e artigianato: le ceramiche multicolori, i tramezzi più sottili

smalto cesellato, lavorazione del vetro. L'autogoverno era forte

veche tradizioni. Anche il livello di alfabetizzazione della popolazione era elevato.

niya. Ma l'invasione mongolo-tatara e la successiva

poi il giogo dell'Orda ha portato a cambiamenti drammatici

nell'organizzazione del potere, nella cultura e nella vita della Russia.

In un momento in cui la terra russa era lacerata dalla politica

conflitto, a migliaia di chilometri da esso, un potente

impero centralizzato che si estende dalle rive del Pacifico

oceano fino alle rive del Mar Caspio. L'impero era guidato da questo

sovrano lascivo, deciso, spietato - Temuchin,

o Gengis Khan (Gran Khan). Riuscì a creare un enorme ar-

missione, la cui efficacia di combattimento era basata sul più rigoroso

disciplina. Conquistando nuovi territori, Gengis Khan si è rifornito

zero l'esercito mongolo a spese della popolazione conquistata. E sotto-

riparando la Cina per se stesso, ha potuto approfittare dell'enorme scienza

il potenziale di questo impero orientale. L'esercito mongolo è

usato assedio cinese percosse e lancio di pietre ma-

pneumatici, proiettili con una miscela combustibile, che

incluso olio. Fu utilizzato anche il fuoco greco.

Il primo scontro dei principi della Russia meridionale con i mongoli-tartari

mi è successo nel 1223 al fiume Kalka. Poi le truppe russe

furono sconfitti.

Nel 1236, il nipote di Gengis Khan iniziò le sue campagne di conquista

Batu. Si è spostato rapidamente attraverso il territorio russo, catturando

urlando e scatenando il caos prima nelle terre di Ryazan, e poi

nelle terre di Suzdal. I tartari-mongoli presero e bruciarono Vladi-

mir, Suzdal, Rostov, Yaroslavl, Pereyaslavl, Mosca, Tver.

Nel giro di due anni, Batu conquistò tutta la Russia nord-orientale.

Nel 1239-1240. Batu conquistò anche le terre russe sud-occidentali,

prese e devastò Chernigov, Pereyaslavl Yuzhny e, infine, l'antica

capitale nuda della Russia Kiev. Uno dei motivi principali per i militari

i fallimenti dei principi russi era una frammentazione specifica,

ricchezza di terre e rapporti talvolta ostili tra loro

principi: le terre russe fornirono ai conquistatori una cooperazione disperata

resistenza "individuale" e perirono uno per uno.

Nel sud-est della Grande Pianura Russa, i tartari-mongoli

fondò l'Orda d'Oro, la cui capitale era la città di Saray on

Basso Volga. Schiacciato, schiacciato e devastato

La terra russa divenne possesso del khan tataro. Potere del Tartaro

go khan, o "zar", come lo chiamano le cronache russe, no

non ha sostituito il potere dei principi russi, ma si è aggiunto a questo

autorità: russi sopravvissuti al pogrom tataro

i principi dovevano riconoscere il potere supremo su se stessi

khan e poi ricevettero da lui l'approvazione del loro sovrano

Giusto. Il titolo e la posizione del Granduca di Vladimir è anche

sopravvisse durante il giogo, ma ora, naturalmente, il Granduca

Vladimirsky doveva ricevere l'approvazione, o

nie, dal khan. Khan ha dato qyarlyk (lettera) per il grande regno

a chi voleva, a volte facendo i conti, a volte non facendo i conti con il più anziano

dal candidato.

L'intera popolazione delle terre russe conquistate (ad eccezione di

clero) è stato riscritto e ricoperto di pesanti tatari

tasse mi: tributo, popluzhny (applicare dall'aratro), pozzi (su pozzi-

sky chase - servizio postale; yam - stazione di posta sulla strada

ge). Inoltre, era necessario alimentare gli ambasciatori dell'Orda, il numero di

soprannomi (scribi mongoli), Baskaks (ufficiali tartari).

La popolazione russa ha ripetutamente sollevato rivolte contro

loro oppressori. Tali ribellioni hanno poi causato l'apparizione

spedizioni punitive tartare e rappresaglie brutali. Nel primo

metà del XIV secolo. i khan tartari si sono trovati più convenienti

nym e redditizio per ritirare la raccolta di tributi in Russia dalle mani dei loro funzionari

kov e fiscalisti e affidarlo ai principi russi.

Dal pagamento di un pesante tributo tataro, o "uscita", è stato

tutto aggiunto clero russo... Tartari trattati con completo

tolleranza per tutte le religioni e gli ortodossi russi

la chiesa non solo non tollerava alcuna oppressione da parte dei khan, ma,

al contrario, i metropoliti russi ricevevano dal khan special

lettere privilegiate (≪yarlyki≫), che garantivano i diritti

e i privilegi del clero e l'inviolabilità della chiesa

proprietà. Ciò ha contribuito al fatto che la posizione degli ortodossi

Chiesa di Noè al XIV secolo. aumentato significativamente1.

Le conseguenze del giogo tataro-mongolo hanno letteralmente colpito

tutte le strade della vita. I più ovvi erano quelli economici

conseguenze: per più di duecento anni, un enorme

omaggio. Il giogo si rifletteva anche in situazione demografica, molti

le famiglie furono distrutte, alcune di esse non furono mai ricostruite.

Il giogo tataro respinse la cultura russa, per così dire.

La costruzione in pietra cessò del tutto per 100 anni. Molti-

Alcuni dei mestieri sono stati dimenticati, poiché nel Medioevo si basava l'artigianato

uscito sulla tecnica manuale, e, di conseguenza, sulle abilità, attribuite

acquisita in tanti anni di lavoro. Gli artigiani stanno portando via-

furono fatti prigionieri, il collegamento tra il maestro - l'operaio - l'apprendista fu interrotto,

i segreti del mestiere non potevano essere tramandati e venivano dimenticati.

I russi subentrarono ai tartari alcuni ordini e

consuetudini amministrative, in particolare il conto denaro (la parola stessa

denaro≫ - tataro), ≪tamgu≫ - dazi sui beni, organizzativi

il servizio postale (yamy≫ e yamshchiki≫), un sistema più rigido

il tema della punizione di quanto non fosse nell'antica Russia.

Ovviamente, il fatto stesso della conquista straniera, la necessità

inchinarsi all'autorità di qualcun altro o umiliarsi e imbrogliare di fronte ad essa

colpito la mentalità e causato l'estinzione del personale

dignità umana.

Il governo tataro per lungo tempo ha separato la Russia orientale da

Europa occidentale, e dopo la formazione del Granducato di Lie-

Tovskoy, il ramo orientale del popolo russo è finito in diversi

per secoli separato dal ramo occidentale1.

L'influenza del giogo tataro sulle relazioni politiche interne

nia nei principati russi ha influenzato il rafforzamento del potere principesco

sulla popolazione e nell'ulteriore indebolimento della veche, demo

un elemento cratico nella Russia nord-orientale. Principi russi

cessarono di essere sovrani sovrani, perché dovevano

dovessero riconoscersi sudditi del "re" tataro, ma d'altra parte,

avendo ricevuto da lui il riconoscimento dei loro diritti di proprietà, potevano

in caso di collisione con la popolazione subordinata russa,

Corsa per forza tartara... L'invasione dei tartari è stata introdotta per la prima volta

lo dei principi russi con un potere con il quale non si può stipulare un accordo

ness, che deve essere obbedito incondizionatamente. khan tataro

non aveva bisogno di stipulare un accordo con la gente. Li avevamo

abbastanza forte da comandarlo. Non c'è da stupirsi che

in epoca tartara, la parola "veche" acquisì il significato di ribelle

incontri. Se prima il principe era controllato "dal basso", su di lui

potrebbe influenzare i boiardi e veche (assemblea nazionale), quindi

ora le azioni del principe erano controllate "dall'alto", cioè il principe era

responsabile nei confronti del khan, e tutto il resto dipendeva da lui. per padroneggiare

culo dal giogo tataro, ho dovuto sacrificare l'interno

libertà. Ovviamente, da questo momento in poi, costante

dura struttura statale russa

centralizzazione e soppressione della società .__

L'invasione mongolo-tatara causò gravi danni alla cultura russa. La disfatta militare, il pesante tributo, il ritiro al completo dei padroni impoverirono significativamente il processo culturale. Tuttavia, la tradizione non è stata interrotta. Inoltre, è difficile parlare di un'influenza notevole della cultura mongola sul russo, soprattutto all'inizio. Per molto tempo, il mondo della steppa dei mongoli nomadi e il mondo delle città agricole slave sono esistite in disparte, ci sono voluti più di un secolo per il reciproco riavvicinamento.

Prima di tutto, l'influenza del giogo tataro-mongolo ha avuto sulla letteratura.

La battaglia di Kulikovo fu un risultato naturale e una manifestazione impressionante dello sviluppo socio-economico e politico delle terre russe nel XIV secolo. Le opere letterarie e artistiche a lei dedicate in una forma vivida e distinta hanno rivelato le idee e gli stati d'animo principali che hanno determinato la natura del pensiero sociale russo di quel periodo.

La battaglia di Kulikovo e gli eventi correlati hanno accelerato la formazione dell'ideologia di un unico stato centralizzato. La ricchezza ideologica dei monumenti fa pensare che risalga alla fine del XIV secolo. cominciato nuovo stadio nello sviluppo del pensiero sociale russo. Il suo sviluppo nella seconda metà dei secoli XIV-XV. è stato determinato dal fattore principale vita politica Rus - dall'esistenza del giogo mongolo-tartaro. Comprendere le ragioni dell'instaurazione del giogo, la ricerca di modi per far rivivere il paese, la glorificazione dei primi successi nella lotta contro gli oppressori sono il contenuto principale del pensiero sociale russo nei secoli XIII-XV. Il suo sviluppo nella seconda metà dei secoli XIII-XV. in base ai cambiamenti di atteggiamento nei confronti della questione principale: la questione del giogo mongolo-tartaro, su rinascita nazionale- può essere condizionatamente suddiviso in tre fasi.

La prima fase, durata all'incirca fino all'inizio del XIV secolo, è caratterizzata dall'assenza di una teoria politica coerente, di un'idea socio-politica coerentemente perseguita. Il lutto per la morte della Russia, l'approfondimento del senso della dignità nazionale costituiscono il contenuto principale dei monumenti creati in questo periodo.

Nella seconda fase, si sta gradualmente formando l'ideologia di nuovi centri politici, in particolare Mosca e Tver, si sta verificando un lento raduno delle forze spirituali del popolo, che è servito come uno dei fondamenti dell'ascesa nazionale del tardo XIV - inizi del XV secolo. Queste teorie non potevano, ovviamente, avere un carattere apertamente anti-Orda, ma il loro stesso aspetto significava un nuovo passo nella rinascita spirituale del paese.

La battaglia di Kulikovo e la conseguente impennata nazionale determinano l'inizio di una nuova, terza tappa nello sviluppo del pensiero medievale russo. L'idea dell'unità di tutti i principati russi è trionfante. Il più sviluppato e ha dimostrato la sua vitalità e forza durante gli eventi del 1380. l'idea della priorità di Mosca nelle terre russe, una delle ragioni principali per cui è il ruolo guida di Mosca nella lotta per rovesciare il giogo dell'Orda, diventa il nucleo del pensiero sociale russo del prossimo secolo. L'idea della disponibilità al sacrificio di sé nella lotta armata aperta trionfa nella letteratura. L'idea principale di tutti i monumenti letterari diventa: l'idea dell'unità della terra russa come base della vittoria sul nemico.

Una delle prime risposte a quanto accaduto è stata "Il racconto della rovina di Ryazan di Batu". Il "Racconto" descrive la morte di Ryazan e la famiglia dei principi di Ryazan. L'invasione mongola fu percepita dai contemporanei come la fine del mondo, come "il grande destino finale". Da qui la tragedia che riempie le opere di quel periodo. Il motivo della morte eroica è il principale nella letteratura sull'invasione. La chiamata all'unità è il nucleo ideologico di tutte le edizioni della Cronaca, Zadonshchina, Legends of the Massacre of Mama. Il tradizionale per Letteratura russa antica il tema dell'eroismo, della gloria militare, degli ideali di valore militare. Questi ideali si riflettevano in tali precedenti Lavori letterari il periodo del giogo mongolo-tataro, come "Il racconto di Mercurio di Smolensk", "La vita di Alexander Nevsky", il racconto della cronaca "sulla battaglia sul fiume Vozhzha", così come nel folklore. I ricordi del massacro di Mamayev rimarranno per sempre nella memoria della gente. Luminosi ideali di servizio disinteressato e sacrificio di sé, creati da un intenso lavoro spirituale Le migliori persone dell'allora Russia, furono suggellati con il sangue degli eroi della battaglia di Kulikovo e quindi acquistarono forza e inviolabilità.

Grande danno è stato fatto dal giogo tataro-mongolo sullo sviluppo dell'architettura. L'istituzione del giogo mongolo-tataro portò a un lungo declino della costruzione in pietra in quasi tutte le terre russe. Anche nella prima metà del XIV sec. nella Russia nord-orientale, la costruzione di una chiesa in pietra è stato un evento eccezionale che ha attirato l'attenzione di tutti. Il "carico" ideologico e politico di ogni monumento è aumentato vertiginosamente. Il grande significato politico della costruzione di ogni chiesa in pietra, la natura commemorativa dei monumenti architettonici si manifestarono con particolare chiarezza nella costruzione di Mosca nella seconda metà del XIV - inizi del XV secolo.

L'invasione mongolo-tatara e l'instaurazione di un giogo straniero hanno influenzato lo sviluppo dell'architettura russa in molti modi. La costruzione di città, sia nella stessa Mongolia che nell'Orda d'oro, fu eseguita solo in piccola parte dalle forze dei costruttori russi. Molto più difficile era il fatto che i mongoli in vari modi pompassero fuori dalla terra russa una parte enorme della sua ricchezza. Il terribile impoverimento, la costante minaccia di una ripetizione dell'invasione: questi sono i principali fattori che hanno "congelato" lo sviluppo dell'architettura russa nel XIII secolo. Più di altri tipi di arte che hanno bisogno di sicurezza e pace, l'architettura più di tutte ha sofferto conquista mongola...

Pesante situazione economica Terre russe, il declino dell'abilità degli architetti porta al fatto che la costruzione dei secoli XIV - XV. (fino a Ivan III) non va oltre la struttura dei templi senza pilastri o con quattro pilastri. La quasi totale cessazione della costruzione in pietra, nonché in seguito la natura spasmodica della sua rinascita, hanno praticamente distrutto la possibilità di uno sviluppo coerente di soluzioni compositive e decorative, per la presenza di una pratica costruttiva continua. L'estrema scarsità di templi eretti durante il periodo del giogo mongolo-tataro portò ad un forte aumento del significato ideologico di ciascuno di essi. Durante i due secoli e mezzo del giogo mongolo-tartaro, l'architettura russa fu invariabilmente associata alla lotta per la liberazione nazionale.

Nel 1374, il principe Vladimir Andreevich, cugino e fedele collaboratore di Dmitry Donskoy, costruì una fortezza di legno a Serpukhov. Nel 1380 e poco prima della stessa battaglia di Kulikovo, la cattedrale di legno della Trinità fu solennemente consacrata nel Cremlino di Serpukhov. La dedicazione di questo tempio, per così dire, richiamava l'unità, l'eroismo. Contemporaneamente alla costruzione del Cremlino di Serpukhov, per ordine di Vladimir Andreevich, vicino alla città fu fondato il monastero di Vysotsky, che rafforzò il potenziale difensivo di Serpukhov. La cattedrale del nuovo monastero fu dedicata alla Concezione di Anna. Il culto di Anna, la madre della Vergine Maria, era parte integrante del culto della Madre di Dio, che fin dai tempi di Kalita assunse il carattere di culto ufficiale di Mosca. Nel 1379 iniziò la costruzione della cattedrale in pietra dell'Assunzione a Kolomna. Nello stesso anno Sergio di Radonezh fondò un monastero, anch'esso dedicato all'Assunta. Nella stessa Mosca nel 1379 fu fondata la Cattedrale della Dormizione del Monastero di Simonov. Una tale dedica delle cattedrali di Mosca e della regione di Mosca, costruite o posate alla vigilia della battaglia di Kulikovo, era apparentemente causata non solo dallo speciale significato politico del culto della Madre di Dio per Mosca. Influì anche il fatto che la battaglia sul fiume Vozha ebbe luogo pochi giorni prima della celebre Dormizione della Madre di Dio.

La stagnazione delle costruzioni nelle terre moscovite, causata principalmente dal temporaneo rafforzamento del giogo dell'Orda negli anni '80 del XIV secolo, continuò fino all'inizio degli anni '90.

Dall'inizio degli anni '90, la situazione internazionale si è sviluppata più favorevole per Mosca. Il tempo del relativo "silenzio" (anni '90 del XIV secolo) fu segnato principalmente dalla costruzione del Cremlino di Mosca. Questa costruzione aveva un distinto orientamento ideologico, continuando la connessione tra la costruzione in pietra di Mosca e la lotta armata contro il giogo dell'Orda, sorto negli anni '70.

Il primo, proprio all'inizio degli anni '90, fu costruito la Chiesa dell'Annunciazione in onore della riconciliazione dei principi dopo numerose faide nella festa dell'Annunciazione. La Chiesa dell'Annunciazione era, per così dire, un simbolo di unità, la subordinazione degli interessi egoistici a una causa comune, che ha permesso di sconfiggere l'Orda sul campo di Kulikovo.

Nel 1392, sotto la direzione di Vasily I, fu dipinta la Cattedrale dell'Assunzione a Kolomna. I grandi dipinti costosi nella terra di Mosca erano ancora una rarità a quel tempo. Decorando la chiesa con dipinti, la cui storia della creazione ha ricordato la battaglia di Kulikovo, il giovane principe di Mosca ha dimostrato la sua fedeltà alla tradizione eroica della liberazione, il suo rispetto per la memoria di suo padre.

La connessione tra l'architettura di Mosca e la lotta per la liberazione della Rus dal giogo dell'Orda rimase fino alla fine del XV secolo. Il carattere commemorativo delle chiese in pietra, che ha ricevuto uno sviluppo speciale in connessione con la lotta per l'indipendenza nazionale nei secoli XIV-XV, è diventato una caratteristica dell'architettura russa nei secoli successivi.

Il giogo mongolo-tartaro ha rallentato lo sviluppo dell'antica pittura russa per oltre un secolo. La questione del riflesso diretto o indiretto della lotta contro il giogo dell'Orda d'oro nella pittura medievale russa è una delle questioni più difficili e poco studiate nella storia dell'arte russa. Scoprire l'influenza del giogo dell'Orda sullo sviluppo dell'antica pittura russa è un compito estremamente difficile, in primo luogo, a causa della quasi completa assenza di monumenti pittorici accuratamente datati di questo periodo, e in secondo luogo, a causa della natura stessa della pittura medievale, basato sulla creazione di un'immagine-segno estremamente generalizzata, che di norma non ammette tratti momentanei.

Cercando di collegare l'apparizione di nuove immagini e stati d'animo nella pittura con la realtà, per trovare contenuti storici specifici in queste immagini, il ricercatore corre costantemente il rischio di cadere nella semplificazione, accusato di volgarizzazione della storia dell'antica pittura russa. Eppure, la tradizionale interpretazione dello sviluppo della pittura medievale russa come un processo chiuso, soggetto solo alle sue leggi interne, sta gradualmente cedendo il passo a tentativi più o meno riusciti di comprendere meglio il linguaggio dei colori, delle immagini e dei simboli, per trovare il connessioni nascoste tra la pittura e la realtà vivente della Russia.

L'influenza della battaglia di Kulikovo sull'opera degli artisti di quel tempo può essere rintracciata in numerosi monumenti pittorici associati al principato di Mosca. L'icona "Arcangelo Michele", apparentemente scritta per la Chiesa della Natività della Vergine, eretta nel 1394 nel Cremlino di Mosca, divenne una sorta di pittoresco inno alla battaglia di Kulikovo. Il pathos dell'icona corrispondeva alla direzione ideologica della costruzione del tempio, la cui dedica ricordava l'8 settembre 1380. L'arcangelo arrabbiato con una spada alzata, raffigurato al centro dell'icona, può essere riconosciuto come un classico simbolo del periodo eroico della storia di Mosca Russia.

Il dramma dell'era dell'Orda d'oro ha determinato, secondo i ricercatori, l'elevata tensione emotiva delle immagini dell'icona "La Dormizione della Madre di Dio" dipinta su rovescio famosa "Nostra Signora del Donskoy". Lo stesso simbolismo può essere visto nei frammenti superstiti dei murales delle cattedrali di Zvenigorod. Sui pilastri della Cattedrale dell'Assunta a Gorodok ci sono le immagini di Florus e Lavr, disposte in cerchi, che sono moderne alla costruzione del tempio. Le immagini di Florus e Laurus, patroni dell'allevamento di cavalli, così come dell'esercito equestre, sono rare nell'arte moscovita di quel tempo. La loro apparizione nei murales della Cattedrale dell'Assunzione è apparentemente associata ai ricordi della battaglia di Kulikovo: nel giorno della memoria di Flor e Laurus, 18 agosto 1380, Sergio di Radonezh, secondo la "Leggenda del massacro di Mama ", ha benedetto Dmitry Donskoy per la battaglia con Mamai.

Per meglio comprendere il significato storico di un altro monumento della pittura moscovita della fine del XIV secolo. - il rito Deesis dall'attuale iconostasi della Cattedrale dell'Annunciazione del Cremlino di Mosca, ancora una volta ci rivolgiamo a storia politica Rus durante questo periodo. Fine anni '90 del XIV secolo. era pieno di preoccupazioni di guerra. Due enormi eserciti si stavano ammassando a sud ea ovest dei confini della Russia moscovita. Si presumeva che si stesse preparando un grande duello tra la Lituania e l'Orda. Tuttavia, nessuno poteva essere sicuro di come si sarebbero sviluppati gli eventi. Gli eventi del 1395 erano freschi nella mente di tutti, quando il Granduca di Lituania Vitovt, diffondendo la voce che stava andando in guerra contro Timur, il nuovo proprietario dell'Orda d'Oro, si trasferì infatti nelle terre russe e prese possesso di Smolensk. Ricordavano anche gli eventi del 1380, quando l'alleanza dell'Orda e dei principi lituani contro la Russia divenne una formidabile realtà politica. Il pericolo era particolarmente grande da ovest, dove stava chiaramente prendendo forma una potente coalizione anti-russa. La terra russa si stava preparando alla battaglia. Era di nuovo necessario, come prima della battaglia di Kulikovo, ispirare le persone al fatto d'armi. Questo obiettivo fu servito non solo dalla costruzione di Mozhaisk-Zvenigorod, ma anche dal dipinto della Cattedrale Granducale, dedicata al capo dell'esercito celeste, Michele Arcangelo, eseguito nel 1399 da Teofane il Greco. A questo proposito, merita un'attenzione speciale il rito Deesis dell'attuale iconostasi della Cattedrale dell'Annunciazione al Cremlino di Mosca. Passiamo alle immagini di Dmitry Solunsky e George the Victorious, le cui immagini furono incluse nell'ordine Deesis. La popolarità di Giorgio alla fine del XIV secolo. nell'ambiente principesco, a volte spiegano la somiglianza con il secondo figlio di Dmitry Donskoy, Yuri Zvenigorodsky, o, giustificando l'apparizione di George nel rango di Deesis della Cattedrale dell'Annunciazione, indicano la sua somiglianza con il fratello maggiore di Kalita Yuri Danilovich. Tutte queste interpretazioni sollevano una serie di domande. Tuttavia, tutto va a posto, se assumiamo che Vasily I Dmitrievich considerava Giorgio il suo patrono celeste, con la cui memoria alcuni eventi importanti nella sua vita.

È possibile che Vasily, come alcuni altri principi russi, avesse due nomi di battesimo: Vasily e George. Il secondo nome non è stato menzionato dai cronisti per evitare confusione tra Vasily I e suo fratello Yuri Zvenigorodsky. È significativo che Vasily I abbia chiamato il suo primo figlio, nato quasi un mese prima del giorno di primavera di San Giorgio, George. La venerazione di Vasily I di Giorgio il Vittorioso come suo mecenate personale nel linguaggio dei simboli religiosi generalmente compresi nell'antica Rus esprimeva l'idea della continuità della sua politica in relazione alla politica di suo padre. L'immagine di George ricordava direttamente tempi eroici Battaglia di Kulikovo. A poco a poco, divenne un simbolo del valore militare dei moscoviti. È questa idea della continuità delle gesta eroiche del figlio e del padre, fedeltà alla gloriosa memoria della battaglia di Kulikovo che ha trovato espressione nell'apparizione delle immagini di Giorgio e Dmitrij nel rango di Deesis della Cattedrale dell'Annunciazione e dopo di lui in altri importanti ranghi Deesis del tempo di Vasily I.

La storia della pittura nell'era di Vasily I è impensabile senza il nome di Andrei Rublev. La letteratura dedicata a Rublev è davvero immensa. Eppure, la connessione tra l'opera del grande artista e la Russia viva, sofferente e giubilante della fine del XIV - inizi del XV secolo. rimane non completamente divulgato. È difficile immaginare un contrasto maggiore dell'orrore dei pogrom tartari e della conversazione silenziosa degli angeli della "Trinità" di Rublev. Eppure la pittura di Rublev è un prodotto del suo tempo. Inoltre, è una sorta di riassunto di un secolo e mezzo di storia della Russia. La pittura di Rublyov non si adatta alle celle buie e anguste degli esicasti di Mosca. È più significativo di un semplice "appello all'unità" da tempo immemorabile a zii e nipoti in guerra appannaggio. E sebbene questo dipinto sia collegato in modo vitale al suo tempo, il suo storicismo sta nel fatto che è, prima di tutto, il prodotto di un intero periodo della storia della Russia - il periodo della lotta contro il giogo dell'Orda.

Rublev, come tutti grande artista, portava sulle spalle il fardello della storia del suo popolo. E il suo merito è quello di aver saputo comprendere ed esprimere il periodo più tragico e al tempo stesso più eroico di questa storia. La Trinità di Rublev è l'opera di una persona spiritualmente libera. Ed è questo il suo grande valore storico.

Era l'aspetto delle persone migliori di un'intera generazione, la generazione che ha condotto una lotta aperta per liberare la Patria dall'odiato giogo dell'Orda d'Oro.

L'inizio dei murales di Vladimir consente in parte di capire quali pensieri si siano impossessati dell'artista quando è entrato nelle volte dell'antica cattedrale dell'Assunzione a Vladimir e si è ritrovato solo con le maestose immagini di Vladimir-Suzdal Rus, che erano scomparse nel fuoco dei pogrom dell'Orda. L'opera di Rublev e Daniil Cherny a Vladimir è stata la prima volta che gli artisti della Rus moscovita si sono confrontati con le opere dei loro grandi predecessori. Li ha obbligati a rendersi conto significato storico sono passati quasi due secoli dai tempi di Vsevolod the Big Nest e Yuri Vladimirsky. E avendo iniziato il loro lavoro, gli artisti in tal modo, per così dire, hanno espresso il risultato dei loro pensieri: una ferma convinzione che il santuario, finalmente acquisito, è la libertà. terra natia da un giogo straniero - non andrà mai perduto.

L'impatto della battaglia di Kulikovo sullo sviluppo della cultura russa fu profondo e versatile. Le idee principali di quell'epoca - le idee di unità, l'eroica lotta per la terra russa, la rinascita delle tradizioni storiche e culturali di Kiev e Vladimir - erano vividamente incarnate in una varietà di monumenti letterari e artistici. Lo sviluppo di queste aree della cultura spirituale procedette in stretta connessione con la lotta per la liberazione nazionale. La battaglia di Kulikovo piena di novità contenuto storico, dava uno speciale sapore patriottico immagini tradizionali e soggetti dell'antica arte russa.

Così, nonostante l'eroica resistenza del popolo russo, la Russia fu devastata dai mongoli e fu privata di: città antiche e cultura urbana; un certo numero di mestieri; molti principi, una squadra forte; opportunità di sviluppo democratico. Il vortice dell'invasione mongola ha spazzato via monumenti straordinari dalla faccia della terra antica cultura russa da il fuoco delle conflagrazioni uccise le opere di antichi architetti, artisti, cronisti e artigiani russi sui quali componevano canzoni e leggende, scrivevano cronache. Molti artigiani di talento sono stati catturati dall'Orda e non c'era nessuno che potesse trasmettere alle nuove generazioni le tradizioni di artigianato e architettura che si erano accumulate per molti anni. E le conseguenze, secondo gli storici, sono state piuttosto deprimenti per il nostro paese: la popolazione della Russia è diminuita; 49 delle 74 città di Batu sono state distrutte, in 14 la vita non è stata ripristinata e molte si sono trasformate in villaggi; subirono rapporti commerciali che portarono al declino dell'artigianato; la maggior parte Gli artigiani russi furono dirottati nell'Orda d'oro.

Università statale di Mosca intitolata a M.V. Lomonosov

Facoltà di Lingue Straniere e Studi Regionali

Dipartimento di Studi Regionali e Relazioni Internazionali

Lavoro del corso

Influenza del giogo tataro-mongolo sulla cultura della Russia

(secondo le memorie di viaggiatori stranieri)

Completato:

Maksimov Ivan

studente del gruppo 201

Supervisore:

Arte. Stulberg Avenue

Anna Moiseevna

Mosca 2014

introduzione

I russi attraverso gli occhi degli europei

Conclusione

cultura rus giogo mongolo

introduzione

Il periodo della storia della Russia dall'inizio del XIII alla fine del XV secolo. nella storiografia russa è consuetudine chiamarla l'era del giogo tataro-mongolo. Enciclopedia di F.A. Brockhaus e I.A. Efron ci dà una definizione rigorosa di questo concetto: "Il giogo mongolo-tataro in Russia è il sistema di governo dei feudatari mongolo-tatari sulle terre russe nei secoli XIII-XV, che mirava al regolare sfruttamento del paese conquistato attraverso varie estorsioni e incursioni predatorie." Tuttavia, negli ultimi anni, l'influenza del giogo tataro-mongolo sulla cultura russa è stata oggetto di accese discussioni, poiché questo periodo della storia Russia medievaleè fondamentale per l'intero corso di sviluppo del nostro stato. È noto che nel periodo pre-mongolo, gli stati sviluppati sul territorio della Russia erano governati dal principio del voto popolare (veche). E i principi in tali stati svolgevano il ruolo di solo uno dei rami del governo (esecutivo). Una tale situazione politica nei principati russi testimoniava il loro movimento lungo la via dei regimi democratici. Un esempio di tali stati erano Novgorod il Grande, la Repubblica di Pskov, Belgorod Yuzhny, la terra di Vyatka, il principato di Kiev. Tuttavia, con la fine del giogo tataro-mongolo in Russia, a quel tempo già un unico stato, si formò un regime di potere assoluto del Granduca, che indica l'influenza del regime dispotico di potere dell'ex impero mongolo su lui.

Pertanto, il periodo del giogo tataro-mongolo era ed è tuttora un argomento rilevante per una ricerca dettagliata sia da parte di storici professionisti che di coloro che non sono indifferenti al passato dello stato russo. Nel tempo, storici e archeologi hanno sorpreso mondo scientifico nuove scoperte e ricerche. Così, nel XX secolo, un membro corrispondente dell'Accademia delle scienze dell'URSS trovò un frammento del manoscritto di Plano Carpini, che era conservato nella biblioteca scientifica dell'Università statale di Irkutsk intitolata a I. AA. Zdanov. Questo manoscritto è una preziosa fonte di informazioni nello studio della storia della Russia nel periodo mongolo, poiché offre uno sguardo più obiettivo al problema, basandosi non solo sui dati delle cronache russe, ma anche sulle informazioni di uno straniero viaggiatore. Nel suo manoscritto, Plano Carpini catturò ciò che vide sulla strada per lo stato mongolo, il percorso verso il quale attraversava le devastate terre russe. Pertanto, abbiamo deciso di scegliere il manoscritto specificato come fonte principale per raggiungere l'obiettivo scientifico prefissato, ovvero scoprire quale impatto ebbe il giogo tataro-mongolo sulla cultura russa nella prima metà del XIII secolo.

In conformità con l'obiettivo, abbiamo impostato quanto segue compiti scientifici:

) Rivelare le idee degli europei sulla cultura russa nel XIII secolo. e mostrare la sua immagine nella visione degli europei;

) Rivelare le idee degli europei sulla cultura mongola e confrontarle con le idee sulla cultura russa;

) Rivelare le caratteristiche del carattere nazionale mongolo e scoprire se sono caratteristiche della cultura russa;

) Determinare il grado di influenza dell'igan tataro-mongolo sulla cultura della Russia del periodo specificato.

Oltre a quella principale, sono state selezionate fonti ausiliarie, come ad esempio "Notizie dei missionari ungheresi dei secoli XII-XIII". tradotto da S.A. Anninsky, nonché una descrizione del viaggio di Guillaume Rubruck nei paesi orientali. La prima di queste fonti fa luce su alcuni aspetti del carattere nazionale russo e la seconda consente di comprendere meglio la cultura dei tartari-mongoli e, quindi, di rivelare i tratti del loro carattere nazionale.

Tuttavia, prima di iniziare i lavori, va notato che il problema del ruolo del giogo tataro-mongolo di 250 anni nella storia russa ha preoccupato le menti di eminenti scienziati per più di tre secoli.

Così, lo storico del XVIII secolo I.N. Boltin, credeva che la cultura tataro-mongola non avesse in alcun modo influenzato i russi, e la devastazione portata non era così significativa e non differiva molto dalla devastazione dopo altre conquiste: i rimproveri dei villaggi dei loro Baskak e le truppe delle città stessi tornarono a casa. Sotto il loro dominio, furono governati dai russi dalle stesse leggi che avevano prima del loro possesso... I modi, gli abiti, la lingua, i nomi delle persone e dei paesi sono rimasti gli stessi di prima...".

Il grande storico russo N.M. Karamzin. Afferma che il giogo ha "rovesciato" la Russia e quindi l'ha riportata indietro nello sviluppo diversi secoli fa, e ha comportato anche la soppressione delle libertà legali, l'indurimento della morale e la formazione di una mentalità da schiavi. Tuttavia, lo storico vede in quello che è successo non solo negativo, ma anche lati positivi... Con il suo famoso detto "Mosca deve la sua grandezza ai khan", sottolinea il ruolo positivo del giogo tataro-mongolo nell'unificazione delle terre russe.

Un altro famoso storico S.M. Soloviev non dà di particolare importanza l'influenza dei tartari-mongoli sulla cultura russa. A suo parere, "anche nei primi giorni della conquista, i tartari non hanno avuto un impatto serio sul sistema interno del paese conquistato", e quindi non individua questo periodo di tempo come un periodo speciale nella storia dello stato russo.

La posizione di N.I. Kostomarov su questo tema è simile alla posizione di N.M. Karamzin nella positività dell'influenza tartara-mongola sulla cultura della Russia. Ha osservato che "la schiavitù, comune a tutti, creata dai tartari, ha dato unità al paese diviso in porzioni".

IN. Klyuchevsky, studente e successore di S.M. Solovyov presso il Dipartimento di Storia russa dell'Università di Mosca, ha preso la posizione di Kostomarov e ha solo sottolineato il ruolo della politica del Mongol Khan volta a unire le frammentate terre russe.

Il linguista N.S. Trubetskoy, che è giunto alla conclusione che la chiave per una corretta comprensione della storia dello stato moscovita è la consapevolezza dei principi politici e morali che hanno costituito la base dell'impero tataro-mongolo.

Secondo la giusta osservazione di G.V. Vernadsky V.A. Ryazanovsky e B.D. Grekov è tornato alla posizione di S.M. Solovyova: Ryazanovsky, dopo aver studiato attentamente la legge tataro-mongola, ha minimizzato il suo significato per il sistema legale russo; La posizione di Grekov è formulata come segue: "Lo stato russo guidato da Mosca è stato creato non con l'aiuto dei tartari, ma nel processo della dura lotta del popolo russo contro il giogo dell'Orda d'oro". Da ciò è chiaro che Grekov non nega il fatto dell'influenza significativa del giogo tataro-mongolo sulla storia della Russia, ma sottolinea anche la sua essenza negativa, attribuendo il potenziale di unificazione al popolo russo.

Pertanto, due punti di vista sul giogo mongolo sono attualmente i più diffusi nella storiografia russa. Il primo, il principale, è che per la Russia il giogo è stato un terribile disastro che ha portato numerose perdite materiali e culturali. Questo concetto deriva dai testi delle antiche cronache russe (come Lavrentievskaya, Ipatievskaya, Tverskaya), nonché da opere letterarie di quegli anni ("Il racconto della rovina di Ryazan di Batyms").

Lo storico russo V.V. Kargalov, essendo un vivido esponente di questo concetto, considerava il giogo tataro-mongolo un fenomeno tragico per l'intero popolo russo, che era la ragione principale del ritardo economico e culturale di quasi tre secoli della Russia da altri paesi.

A loro volta, i seguaci di un diverso punto di vista considerano l'invasione di Batu come un normale attacco dei popoli nomadi della steppa agli stati russi. Inoltre, alcuni rappresentanti di questa teoria credono che non ci fosse affatto un giogo in Russia, e invece ci fosse una cooperazione economica e politica reciprocamente vantaggiosa tra i due stati. E sebbene la maggior parte dei rappresentanti di tali opinioni non respinga il fatto della subordinazione dei principati russi prima all'impero Chingizid, e poi ai khan dell'Orda d'oro, proprio come non rifiutano la gravità di tale dipendenza, valutano il periodo del giogo positivamente.

Di questo gruppo di ricercatori, L.N. Gumilev con la sua stravagante teoria dell'etnogenesi. Secondo lui, la ragione di vari eventi storici risiede nell'energia proveniente dallo spazio e distribuita in modo non uniforme sulla superficie della Terra. Come conseguenza del colpo di questa energia su una particolare comunità di persone (il cosiddetto "impulso passionale"), da essa nasce un ethnos, che alla fine attraversa fasi di sviluppo, quali: ascesa, fioritura, rottura, inerzia, oscuramento, ecc. Se segui il concetto di Gumilev, la campagna di Batu fu dovuta all'ondata di passione dell'etnia tataro-mongola, che, a sua volta, coincise con il suo declino tra le etnie russe. Quindi, lo storico conclude che l'autodistruzione dell'etnia russa è inevitabile e che la campagna di Batu ha solo accelerato questo processo. Inoltre, ritiene Gumilyov, c'è un nuovo impulso passionale, questa volta volto a unire le terre russe, che spiega il successo dei russi nella lotta contro il giogo tataro-mongolo.

Tuttavia, oltre ai due punti di vista principali, ci sono anche quelli meno popolari che hanno avuto origine in l'anno scorso... Così, gli storici D.V. Kalyuzhny e S.I. Valyansky ha avanzato la teoria dell'"allucinazione sonora", che afferma che i russi non combattevano con i tartari, ma con i tartari, gli abitanti dei Tatra ungheresi. Successivamente, i crociati cattolici conquistarono quest'area e iniziarono a organizzare campagne punitive da lì ai territori slavi orientali, per i quali ricevettero il nome di un toponimo e iniziarono a chiamarsi tartari - discendenti dall'inferno.

Da tutto quanto sopra, ne consegue che non c'è consenso sulla questione dell'influenza del giogo tataro-mongolo sulla cultura russa, che è l'incentivo a scrivere questo lavoro, il cui scopo, sulla base di fonti straniere, ripristinare foto storica quei tempi e formulare la propria posizione in relazione a questo periodo storia nazionale... oltretutto questo argomento, a nostro avviso, non perderà la sua rilevanza per molto tempo a venire, in considerazione del fatto che la Russia è uno stato che ha la colpa delle civiltà. Ciò significa che unisce sia la cultura occidentale che quella orientale, il che, ovviamente, crea una contraddizione nella mente di molti e solleva la questione se siamo Europa o Asia.

1. I russi attraverso gli occhi degli europei

Prima di iniziare la ricerca, vorrei soffermarmi sulla personalità di Plano Carpini, oltre a chiarire lo scopo della sua missione nelle terre orientali. Nella sua relazione sul lavoro svolto, l'autore scrive di sé così: "Giovanni de Plano Carpini, fratello dell'Ordine dei Minoriti, legato del Trono Apostolico, messaggero dei tartari e di altri popoli d'Oriente". una vita piuttosto movimentata, partecipando a molte missioni cristiane non solo in Europa, ma anche in Asia. Fu grazie alla sua ricca esperienza e al dono di persuasione che Plano Carpini fu scelto come ambasciatore di tutte le terre cattoliche.

Parlando della missione di Plano Carpini, va raccontata una breve premessa. Nel XIII secolo, il potente esercito mongolo, guidato dal nipote di Gengis Khan Batu (Batu), si spostò da est a ovest, conquistando nuovi territori e imponendo loro tributi. Tuttavia, dopo aver raggiunto l'Europa occidentale, l'esercito si gira improvvisamente e torna nelle steppe mongole. Ma i governanti europei continuano a temere in previsione di una nuova invasione militare, perché erano ben consapevoli delle pretese mongole sul dominio del mondo. La predicazione di papa Innocenzo IV con lo scopo di organizzare una crociata contro i mongoli non ebbe il successo sperato. Anche l'energico Innocenzo IV tentò di scoprire le ulteriori intenzioni dei mongoli e, se possibile, di convertirli al cristianesimo, per cui nel 1245 inviò Plano Carpini con un toro al khan mongolo. Il Papa ricorse a una mossa così insolita come il battesimo dei tartari-mongoli in connessione con la leggenda che esisteva in Europa a quel tempo sul presbitero Giovanni, che governava un certo potente stato cristiano in Asia.

Dunque, la missione organizzata dal Papa aveva due compiti principali: intelligenza e missionaria. L'ultimo compito determinò la composizione della missione, scelta interamente tra i francescani-minoriti, ritenuti buoni predicatori.

Quindi, Plano Carpini ha fatto un grande viaggio, visitando paesi come Polonia, Ungheria, Boemia, Russia e Mongolia. E poiché lo studio della cultura russa per lui (come quello di Guillaume Rubruck) non era un compito prioritario della missione diplomatica, le descrizioni dei costumi russi sono estremamente rare. Lo stesso si può dire delle "Notizie dei viaggiatori ungheresi", in cui viene prestata particolare attenzione alla cultura dei tartari-mongoli. Tuttavia, questo non ci ha impedito di scoprire come appariva la Russia nella percezione dei viaggiatori europei.

Sul territorio dello stato russo, Plano Carpini entra nella strada dalla Boemia attraverso la Polonia, dove ebbe conoscenti e mecenati. In Polonia, la missione è soddisfatta dal principe Konrad, "alcuni guerrieri e dal vescovo di Cracovia", che a proprie spese lo equipaggiano per un ulteriore viaggio, e anche "chiedono ardentemente" al principe russo Vasilko, "di aiutare ... nel trasferirsi nei tartari." In questo episodio, è chiaro che il principe russo è tutt'altro che disinteressato. Ciò è dimostrato dal fatto che Vasilko negoziò contemporaneamente sia con Batu che con papa Innocenzo IV, volendo indebolire il giogo da un lato e ottenere l'appoggio dei paesi cattolici dall'altro. Sembra che qualità come l'astuzia e la flessibilità nelle relazioni con culture diverse siano inerenti alla cultura russa. E sono condizionati posizione geografica Stato russo, obbligando a poter negoziare con i rappresentanti sia dell'est che culture occidentali.

All'arrivo a Kiev, Plano Carpini vede un triste quadro dello stato russo in rovina: “loro [tartari - ca. autore] poi entrarono nella terra dei Turchi, che sono pagani, dopo averla vinta, marciarono contro la Russia e fecero un grande massacro nella terra di Russia, distrussero città e fortezze e uccisero persone, assediarono Kiev, che era la capitale della Russia , e dopo un lungo assedio la presero e uccisero gli abitanti della città”. Da questa descrizione, vediamo che il monaco europeo non considera la Russia un paese pagano e lo tratta piuttosto positivamente, chiamandolo alla maniera di una potenza europea (per confronto, Russia e il paese di Russ).Quindi, gli europei vedevano la Russia come uno stato formato, ma sfortunatamente i russi sono trattati con partecipazione. Lo si vede da come Plano Carpini descrive compiutamente i disastri in Russia e quanto siano scarsi in terra dei Turchi.Vediamo anche che il cattolico Carpini simpatizza con popolo ortodosso più che musulmano (Karpini considera l'Islam paganesimo), e questo parla della vicinanza spirituale del russo e culture europee.

È interessante notare che gli europei consideravano Kiev affatto una grande città, il che è chiaramente mostrato dalla citazione di Karpini: “quando abbiamo attraversato la loro terra [Rus - ca. autore], abbiamo trovato innumerevoli teste e ossa di morti che giacevano nel campo; perché questa città era molto grande e molto affollata». Ovviamente, l'idea della capitale russa come un piccolo insediamento economicamente non sviluppato, perso da qualche parte tra i campi, ha messo radici nella percezione dei viaggiatori occidentali.

Tuttavia, i diplomatici francescani proseguirono il loro cammino e "partirono precipitosamente da Kiev verso altri popoli barbari". Questa frase chiarisce che, nonostante il buon atteggiamento nei confronti della cultura russa, gli europei la considerano selvaggia, ad es. sotto sviluppato civiltà europee... È interessante notare che lo stereotipo secondo cui i russi sono un popolo barbaro in ritardo rispetto all'Occidente civilizzato esiste ancora ed è accettato non solo dagli europei, ma anche dai russi.

Proseguendo il racconto, Plano Carpini elenca i popoli conquistati dai tartari. Allo stesso tempo, parla di paesi sconosciuti in cui vivono mostri senza precedenti. L'italiano ha ascoltato alcune delle leggende dalle labbra dei chierici russi, che ci raccontano della superstizione del popolo russo e della loro fede in tutti i tipi di miracoli. È anche degno di nota che tali leggende su popoli incredibili fossero diffuse sia in Europa che in Asia. La superstizione può essere considerata un tratto caratteriale nazionale? Sembra che sia impossibile, perché anche quelle culture che mettono in primo piano il materialismo e la razionalità sono suscettibili alla superstizione non meno, e talvolta anche di più, di altre culture.

La manifestazione di una caratteristica sorprendente del carattere nazionale russo, a nostro avviso, è stata catturata a colori da Plano Carpini nel capitolo sui costumi e le credenze dei tartari-mongoli. Questo tratto è la devozione all'idea insieme a una grande forza di volontà. Quindi, l'autore dà un episodio in cui il principe russo Mikhail è andato a inchinarsi a Bat. I tartari gli chiesero “di passare tra due fuochi; poi gli dissero di inchinarsi a Gengis Khan a mezzogiorno". Michael li ha rifiutati, motivando la sua azione con il fatto che "non è appropriato che i cristiani facciano questo" e ha aggiunto che "è meglio voler morire piuttosto che fare qualcosa che non è appropriato". Per un atto così coraggioso, il principe Mikhail fu duramente picchiato e poi decapitato. La stessa sorte toccò a uno dei suoi guerrieri, che cercò di rallegrare il suo principe con le parole: "Sii fermo, poiché questo tormento per breve tempo continuerà per te e immediatamente seguirà la gioia eterna". Forse non era tanto una manifestazione di fede, quanto un desiderio di mostrare allo schiavista la sua perseveranza e il suo coraggio.

Infine, la missione di Plano Carpini raggiunse la residenza dell'imperatore dell'Impero Mongolo. Gli ambasciatori sono stati trattati molto male, non dando loro cibo o bevande. Proprio in quel momento, secondo l'italiano, "Il Signore ... preparò ... un certo russo di nome Cosmu, che era un orafo per l'imperatore ed era molto amato da lui". Ovviamente stiamo parlando di un artigiano prigioniero russo, catturato durante le prime incursioni dei tartari-mongoli in Russia. Questo episodio è interessante in quanto in esso un artigiano russo ha mostrato un sentimento di compassione per gli affamati inviati stranieri e "fornito ... che tipo di supporto". A nostro avviso, il sentimento di compassione è caratteristico della persona russa ed è brillante e caratteristica tipica carattere nazionale russo.

Riassumendo quanto sopra, vorremmo notare che l'immagine della cultura e della civiltà russa nella percezione dei viaggiatori europei non coincideva con ciò che vedevano. Per loro, la Russia è uno stato barbaro (non sviluppato, semi-selvaggio), città principale che, Kiev è una piccola città sottosviluppata. Lo stesso Plano Carpini confuta questo stereotipo, vedendo le dimensioni reali della vecchia capitale russa, e affermando anche il fatto che i tartari-mongoli catturarono molti artigiani russi (questo indica alto livello sviluppo della cultura russa). In altre parole, l'italiano non vede segni di un popolo barbaro, inoltre, ha un atteggiamento positivo verso il governo di questo stato "signore" Vasilko (Carpini usa lo stesso indirizzo in relazione a papa Innocenzo IV ) e "King" Daniel Anche dalla storia di Plano Carpini, abbiamo appreso tratti del carattere nazionale russo come l'astuzia, la capacità di trovare un linguaggio comune con culture diverse (spesso opposte), la dedizione a un'idea, la forza d'animo e un senso di compassione. Sulla base di come gli stranieri vedevano la Russia, possiamo procedere a un ulteriore confronto tra le culture russa e mongola, poiché esiste una base comune per tale confronto.

Tartaro-mongoli attraverso gli occhi degli europei

Poiché le missioni dei monaci ungheresi, Plano Carpini, e anche Guillaume Rubruk erano di natura spionistica, e l'oggetto principale della loro missione era lo stato tataro-mongolo (i missionari ungheresi avevano l'oggetto della Grande Ungheria), nei rapporti di questi europei sul lavoro svolto da loro, possiamo raccogliere molte informazioni preziose sulla cultura mongola.

Descrivendo l'arrivo dei mongoli nello stato, Rubruk scrive di essere rimasto scioccato quando ha visto la vita di una cultura completamente diversa. Secondo lui, era come se "entrasse in un altro mondo". Per una persona urbana abituata a un tipo di vita compatto, era insolito vedere come assomigli solo a un cortile di un ricco tataro grande città". Rubruk rimase colpito anche dal fatto che questo popolo, con tutti i suoi edifici, si aggirasse per le steppe, cosa consentita dagli ampi spazi di quella zona.

Inoltre, l'ambasciatore scrive delle usanze dei mongoli, ad esempio, che trattano con disprezzo tutti gli altri popoli, poiché "si considerano i governanti del mondo". Molto probabilmente, ciò è dovuto alla politica di conquista perseguita dall'impero mongolo, che ha instillato nei mongoli un senso di superiorità sugli altri. Questo spiega anche l'indignazione di Rubruk, apparentemente fiducioso nella superiorità della nazione europea.

Guillaume Rubruck chiama apertamente impero mongolo un paese di barbari. Ovviamente c'è un senso di superiorità del viaggiatore europeo sui nomadi ignoranti e insolenti. Ma tale ipotesi non sembra del tutto corretta in considerazione del risentimento personale di Rubruk nei confronti degli "ingrati" mongoli, che "chiedono molto fastidiosamente e senza vergogna ciò che vedono, e se una persona li dà, allora perde, perché sono ingrati. "

Tra i mongoli, infatti, era diffusa l'usanza di portare doni di ogni genere a colui dal quale il ricorrente desiderava ricevere un servizio. Inoltre, più ricche erano le offerte, più volentieri e meglio il servizio veniva fornito.Karpini e Rubruk notano che i mongoli non solo offrivano i loro servizi in cambio di doni, ma li richiedevano. Forse, nel tempo, l'usanza di fornire un servizio per i regali è migrata nella cultura russa e così saldamente radicata da esistere ancora oggi. Tuttavia, la differenza tra la nostra cultura e quella mongola in questo caso può essere il fatto che nella cultura russa non è consuetudine chiedere regali a chi chiede.

Plano Carpini rileva la severità delle leggi mongole, ovvero la presenza di: pena di morte per "rapina o furto palese", "adulterio palese"; percosse violente per alto tradimento, insulti agli anziani. Se confrontiamo queste sanzioni con le sanzioni sancite dalla Verità russa, possiamo essere sicuri che queste ultime sono molto più miti, poiché il tipo principale di punizione in questo documento è una sanzione pecuniaria. Questo fatto indica che il carattere nazionale russo era meno crudele di quello mongolo.

Una caratteristica importante la cultura spirituale dei mongoli è che loro, come i russi, non ricorrono a una rappresentazione accurata dell'aspetto delle divinità, ma a immagini simboliche. Questa caratteristica combina contemporaneamente le culture russa e mongola e separa la cultura russa da quella europea.

Così, Guillaume Rubruck e Plano Carpini videro popolo nomade, vagando per vasti territori steppici, e questo popolo vive secondo leggi dure e ha una cattiva disposizione, cioè disprezza gli altri popoli, considerandosi padrone del mondo intero, ma allo stesso tempo è molto immodesto in termini di chiedendo regali. Queste caratteristiche distinguono fortemente la cultura mongola da quella russa, che è meno aggressiva, conduce una vita sedentaria e ci sembra più modesta, ma allo stesso tempo entrambe le culture hanno qualche caratteristiche comuni, quali: fare doni nella speranza di ricevere un particolare servizio, nonché il predominio del contenuto sulla forma nell'ambito religioso della vita.

Carattere nazionale mongolo

Questo capitolo contiene una descrizione delle principali caratteristiche del carattere nazionale mongolo rilevate dai viaggiatori stranieri.

Innanzi tutto, vale la pena notare che l'identificazione del carattere dei tartari-mongoli era allora la missione prioritaria di Plano Carpini e Guillaume Rubruk, poiché l'Europa si preparava a una guerra con le orde di nomadi e, quindi, aveva bisogno del più informazioni accurate su di loro come potenziali nemici. Tuttavia, i primi europei a descrivere i mongoli-tartari furono missionari ungheresi che si spinsero molto a est alla ricerca della Grande Ungheria, che allora era considerata uno stato pagano. Durante il viaggio, incontrarono sia i mongoli stessi che coloro che avevano avuto affari con loro.

Nella sua lettera sulla guerra mongola, il fratello Julian descrive in dettaglio le tattiche militari dei tartari-mongoli. E poiché erano un popolo costantemente bellicoso, sarebbe logico cercare i tratti del loro carattere nazionale nel modo delle operazioni militari. Così, ad esempio, «non attaccano i castelli fortificati, ma prima devastano il paese e depredano il popolo e, radunato il popolo di quel paese, lo spingono a combattere per assediare il proprio castello». Da questo passaggio si evince che i mongoli preferiscono la tattica delle incursioni predatorie alle battaglie aperte, cosa che li caratterizza come guerrieri molto cauti, se non codardi, a volte crudeli e astuti.Sembra che i russi abbiano appreso alcuni elementi della tattica del tataro-mongoli, e iniziò a usare l'astuzia militare dei tataro-mongoli in una battaglia contro di loro, riferendosi all'uso di un reggimento di imboscate durante la battaglia di Kulikovo. Tuttavia, non ci sono prove sufficienti di chi appartenga esattamente alla paternità di questo trucco militare.

Degno di nota è il tradimento dei comandanti mongoli che assediarono le città fortificate. Se non è possibile prendere d'assalto la città, i mongoli "parlano affettuosamente con i suoi abitanti e promettono loro molto con l'obiettivo che si arrendano nelle loro mani". Dopo di che «uccidono chiunque sia fatto prigioniero, a meno che non vogliano tenere qualcuno per tenerlo come schiavo». Crediamo che il tradimento per raggiungere obiettivi egoistici non sia caratteristico della cultura russa. Prova di ciò è la legge orale che esiste da molto tempo in Russia, che implicava un concetto come la parola d'onore. Inoltre, nella storia russa ci sono pochissimi esempi del tradimento dei capi militari che hanno catturato le fortezze in questo modo.

In Plano Carpini, un capitolo a parte del rapporto diplomatico è dedicato alla descrizione delle buone e cattive maniere dei mongoli-tartari. Quindi, l'italiano sottolinea le qualità positive: obbedienza incondizionata a un ufficiale superiore, assistenza reciproca (il cercatore restituisce il bestiame scomparso al suo proprietario, i mongoli riscattano i loro guerrieri catturati), rispetto reciproco (mutua invidia ... non hanno; tra loro non ci sono quasi litigi seri; nessuno disprezza l'altro "), Pazienza, sincerità e alta consapevolezza di sé (" morendo di fame per uno o due giorni e non mangiando nulla, loro ... cantano e suonano come se aveva mangiato bene"), cultura del bere ("sebbene giungano al punto di forte ebbrezza, tuttavia, nonostante la loro ubriachezza, non entrano mai in liti o risse"). Se consideriamo più da vicino queste qualità, possiamo vedere che la disciplina ferrea nell'esercito statale mongolo è stata ottenuta attraverso misure amministrative (divisione dell'esercito in decine, centinaia, migliaia; responsabilità del comandante per i soldati a lui affidati), assistenza reciproca , così come il rispetto reciproco, erano dovuti alla vita in condizioni dure condizioni climatiche... In questo caso, sembra possibile distinguere l'anima e la cultura del bere nelle caratteristiche del carattere nazionale mongolo. Il primo tratto unisce la cultura mongola a quella russa, e il secondo, al contrario, li rende diversi (un tratto ben noto del carattere russo è parlare "cuore a cuore" con l'interlocutore dopo una forte intossicazione, spesso dimostrando ardentemente qualcosa).

Karpini elenca anche le cattive maniere dei mongoli, tra cui: orgoglio e disprezzo per le altre nazioni ("disprezzano tutti, inoltre, li considerano, per così dire, per niente"), tradimento e furbizia ("Tutto il male che vogliono fare ad altre persone, nascondono sorprendentemente"), riverenza per l'ubriachezza ("chi beve molto, lo sputa di nuovo là fuori, ma per questo non lo lascia più bere"), avarizia insieme alla capacità di" mendicare qualcosa”. Qui i tratti del carattere mongolo possono essere chiamati disprezzo per le altre nazioni, contrariamente alla curiosità del carattere russo; tradimento e astuzia, non inerenti alla mentalità russa; riverenza per l'ubriachezza, in parte caratteristica della cultura russa; avarizia e immodestia nelle richieste, che, a nostro avviso, sono l'esatto contrario della generosità e della modestia russe.

Quindi, abbiamo cercato di evidenziare alcune delle caratteristiche principali del carattere nazionale mongolo e le abbiamo anche confrontate con i tratti caratteriali del russo. Si scopre che i mongoli sono caratterizzati da tratti positivi come l'anima e la cultura del bere e tratti negativi come il disprezzo per gli altri popoli, l'inganno e l'astuzia, il rispetto per l'ubriachezza, l'avarizia e "l'abilità di mendicare qualcosa". Allo stesso tempo, il carattere nazionale russo è caratterizzato da anima, una cultura del bere (più attiva) diversa dai mongoli, curiosità verso altre nazioni, un atteggiamento piuttosto contraddittorio nei confronti dell'ubriachezza, generosità e, allo stesso tempo, modestia.

L'influenza dei tartari-mongoli sulla cultura della Russia

Nei tre capitoli precedenti, abbiamo cercato di identificare tratti specifici Cultura russa e mongola, nonché le caratteristiche dei loro personaggi nazionali. Pertanto, ora confronteremo le culture russa e mongola per rispondere alla domanda: il giogo tataro-mongolo ha avuto un impatto sulla cultura della Russia nella prima metà del XIII secolo?

Cos'era la Russia nella prima metà del XIII secolo? nella percezione dei missionari europei? Contrariamente agli stereotipi radicati a quel tempo nella coscienza europea, la Russia era una potenza sviluppata e un tempo economicamente attiva prima dell'invasione di Batu e dell'instaurazione del giogo tataro-mongolo. La capitale della Russia - Kiev, precedentemente una città grande e popolosa, è diventata un cimitero, dove "hanno trovato innumerevoli teste e ossa di morti che giacevano sul campo" e dove "ci sono appena ... duecento case". L'influenza della cultura tartara-mongola è evidente qui. Consiste in una riduzione del numero della popolazione russa, il che significa una riduzione del numero dei portatori della cultura materiale e spirituale russa. Ma c'è qualcosa in comune nel carattere nazionale russo tra la cultura russa e quella mongola?

Abbiamo già scoperto che il carattere nazionale russo è caratterizzato da pace, flessibilità e talvolta astuzia nei rapporti con gli altri popoli, che è l'esatto opposto del carattere intransigente e arrogante dei tartari-mongoli, che si considerano i padroni di questa terra . Forse è stata la rigidità e talvolta la severità della cultura tataro-mongola che ha influenzato la cultura della Russia in modo tale che quest'ultima si è allontanata maggiormente dalla prima, opponendo il carattere creativo a quello distruttivo. In altre parole, la cultura russa iniziò a prendere le distanze dalla crudeltà e dal tradimento dei tartari-mongoli, sviluppando i tratti caratteriali necessari per un'esistenza pacifica accanto a un vicino forte e aggressivo.

Conferma di questo punto di vista è la menzione dell'orafo Cosme, che simpatizzava con gli affamati ambasciatori italiani e forniva loro "una sorta di sostegno", mentre gli stessi mongoli, che ricevevano gli ambasciatori, li affamavano.

L'influenza del giogo sulla cultura russa, a nostro avviso, è testimoniata anche dall'usanza di fare regali ai funzionari in cambio di qualsiasi servizio, anche quello già obbligatorio secondo le normative. Quindi, le guardie di frontiera mongole hanno estorto doni a Karpini e Rubruk, nonostante il fatto che fosse loro dovere diretto, e non buona volontà, fare un'offerta alle autorità.

Conclusione

Riassumendo questo studio, vorremmo notare che nonostante il periodo di tempo considerato sia piuttosto breve (~ 100 anni), Influenza tataro-mongola attraverso il giogo, ha ancora influenzato la cultura russa. Questa influenza risiede nel fatto che la cultura dei tartari-mongoli qualità negative costrinse i russi a prendere le distanze, opponendosi alla cultura degli invasori.

Tuttavia, se conduci uno studio più dettagliato a livello di cultura materiale, l'influenza della cultura mongola diventerà sicuramente evidente e prevedibile. Ad esempio, l'influenza della cultura materiale dei mongoli si manifesta nella lussuosa decorazione delle camere degli zar russi del XV e XVI secolo. Forse ricerca questa edizione sarà l'argomento del nostro prossimo lavoro, poiché la questione dell'influenza del giogo tataro-mongolo, a nostro avviso, è ancora molto acuta e controversa.

Se pensiamo globalmente, allora l'influenza della cultura tataro-mongola su quella russa è tale che lo stato russo oggi combina sia il razionalismo occidentale che la spiritualità. culture orientali.

Elenco delle fonti e della letteratura

1. Viaggio nei paesi orientali di Plano Carpini e Rubruk. Ed. N.P. Shastina. Stato casa editrice geogr. lit-ry. M. 1957.

Anninsky S.A. Notizie dei missionari ungheresi dei secoli 13-14. Archivio storico, vol.III. Casa editrice dell'Accademia delle scienze dell'URSS. Leningrado, 1940

3. Grekov B.D., A.Yu. Yakubovsky. Orda d'oro e la sua caduta. - M., 1998.

Russkaya Pravda: analisi storica e giuridica

Valyansky G.V., Kalyuzhny D.I. Il giogo mongolo-tataro è una grande menzogna della storia // TVNZ... - 1998 .-- 11 agosto

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Culture in terre russe dopo invasioni e l'instaurazione del dominio dell'Orda nel suo insieme non ha subito cambiamenti distruttivi così gravi, simili a quelli che si sono verificati nella sfera socio-politica. Tuttavia, a seguito delle incursioni tartare, furono inflitti gravi danni a materiale e beni culturali... Il forte aumento della disunione delle terre russe si fece sentire dalla metà del XIII secolo, il che ebbe un impatto negativo sullo sviluppo dei processi culturali tutti russi. Immediatamente dopo l'instaurazione del dominio dell'Orda in Russia, il sistema cessa temporaneamente

un insieme di edifici in pietra. Si è persa l'arte di alcuni mestieri artistici (la produzione di oggetti con niello e granulazione, con smalto cloisonné, ecc.). La scala della produzione di libri scritti a mano è diminuita. Gli orizzonti dei cronisti si restringono notevolmente, quasi perdono interesse per gli eventi che si svolgono in altri principati.
Allo stesso tempo, il genere letterario più importante del XIII secolo, che ha ricevuto uno sviluppo dinamico, è l'orale arte popolare: poemi epici, canzoni, leggende, storie militari. Riflettevano le idee dei russi sul loro passato e sul mondo che li circondava.
Nel XIV sec. comprendere mongolo La conquista è dedicata a una serie di storie - racconti: sulla battaglia su Kalka, sulla devastazione di Ryazan, sull'invasione di Batu, sulla leggenda di Evpatiy Kolovrat, nonché sul difensore di Smolensk, il giovane Mercurio di Smolensk, che salvò la città per volere della Madre di Dio dall'esercito di Batu.
Nella Russia nord-orientale, che durante i secoli XIV - inizi XV. andò gradualmente al ripristino dell'unità statale, si crearono i presupposti favorevoli per un'impennata culturale, arricchita dalla crescita dell'autocoscienza nazionale. Un potente impulso allo sviluppo dei sentimenti patriottici del popolo russo fu dato dalla battaglia di Kulikovo. Alla brillante vittoria dei soldati russi sul campo di Kulikovo sono dedicate numerose opere letterarie eccezionali: un racconto di cronaca, un racconto militare. Un'altra opera del ciclo anti-Orda è la canzone storica su Shchelkan Dudentievich, che racconta della rivolta di Tver' nel 1327, della devastazione di Mosca da parte di Tokhtamysh nel 1382, di invasioni alla Russia di Tamerlano e Khan Edigey.
L'idea di liberazione nazionale e patriottismo si riflette anche nelle opere dedicate alla difesa dei confini nord-occidentali della Terra russa: "La vita di Dovmont" e Alexander Nevsky>.
Ai principi morti nell'Orda sono dedicate numerose opere agiografiche. Questo e. I principi compaiono in queste opere come difensori della fede ortodossa e della loro Patria.
Gradualmente dalla seconda metà del XIII secolo. la scrittura di cronache viene gradualmente ripristinata nelle terre russe. I suoi centri principali rimasero Principato di Galizia-Volyn, Novgorod, Rostov il Grande, Ryazan, poco dopo (dal 1250) circa - Vladimir, e dalla fine del XIII secolo - Tver. Dalla seconda metà del XIV sec.
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la compilazione di cronache e libri scritti a mano sta vivendo un'impennata significativa. posto leader la tradizione della cronaca di Mosca gradualmente prese il sopravvento e Simonov, Andronikov e altri monasteri divennero i suoi centri. Ci è pervenuto come parte della Cronaca della Trinità dell'inizio del XV secolo. ed è, in contrasto con le cronache locali, la prima raccolta di un personaggio tutto russo dai tempi dell'antica Rus.
Insieme allo sviluppo della letteratura, si sviluppa anche la scrittura. Gli indicatori del grado di alfabetizzazione tra tutti i segmenti della popolazione si trovano nel XX secolo. lettere di corteccia di betulla durante gli scavi a Novgorod. A poco a poco, con lo sviluppo del bookishness, il carattere della scrittura cambia, la documentazione aziendale si espande. Nel XIV sec. viene a sostituire - una scrittura più fluida e libera. E dalla fine del XIV secolo. inizia lo sviluppo della scrittura corsiva, il cui nome stesso parla del principio della scrittura. La pergamena costosa viene gradualmente sostituita da un materiale più economico: la carta.
Alla fine del XIII-XIV sec. la costruzione in pietra è ripresa nelle terre russe. Fino ad oggi, nel rango di Novgorod sono sopravvissute la Chiesa di San Nicola a Lipno (1292), la Chiesa di Fyodor Stratilat sul torrente (1360) e la Chiesa del Salvatore in Ilyin Street (1374). Conservato a Novgorod e diversi edifici civili dei secoli XIV - inizi XV. L'edificio più interessante tra questi è la Camera sfaccettata (il nome è apparso in seguito), creata nel 1433. Fu eretta sotto la direzione dell'arcivescovo di Novgorod Eutimio, un ardente nemico di Mosca, per sottolineare la sovranità di Novgorod.
Sotto Ivan Kalita furono costruite quattro chiese in pietra nel Cremlino di Mosca: la Cattedrale dell'Assunzione (1326), la Chiesa di Ivan Lestvich-nick (1329), la Chiesa del Salvatore a Bor (1330) e la Cattedrale dell'Arcangelo (1333). Alcuni di loro hanno conservato frammenti separati. La ripresa della costruzione in pietra a Mosca è associata al regno di Dmitry Donskoy, durante il quale furono erette le fortificazioni in pietra bianca del Cremlino di Mosca (1360). I monumenti superstiti dell'architettura in pietra del primo quarto del XV secolo. testimoniano la loro nuova qualità tecnica. Un esempio di questo tipo di monumenti è la Cattedrale dell'Assunzione a Zvenigorod. Oltre a Mosca, si stanno costruendo fortezze in pietra attorno a numerosi monasteri, nonché a Izborsk, Oreshka, Yama, Koporye e Porkhov.
La potente ascesa della cultura russa alla fine del XIV secolo. ha trovato riflesso nello sviluppo della pittura russa. Uno dei primi monumenti della pittura monumentale sono gli affreschi della cattedrale del monastero di Snetogorsk a Pskov (1313). Il più grande artista di questo periodo era Teofane il Greco (c. 1340 - 61

dopo il 1405), maestro bizantino. Gli affreschi di Teofane il Greco nelle chiese superstiti di Novgorod si distinguono per uno straordinario virtuosismo esecutivo, libertà nel trattare con le tradizioni escatologiche e un'originale esecuzione monocroma in profondi toni rosso-bruni.
Oltre all'affresco, a Teofane il Greco è attribuita l'immagine dell'Assunta sul retro di una famosa icona della Cattedrale dell'Annunciazione a Mosca. Una grande icona di Pereyaslavl Zalessky appartiene al suo pennello. A cavallo dei secoli XIV-XV a Mosca, russo scuola nazionale di pittura di icone. I primi periodo creatività del geniale artista russo Andrei Rublev.
Un ruolo enorme nello sviluppo della cultura in Russia in questa era fu svolto dai grandi pastori spirituali, il metropolita Alessio (c. 1310-1378) e l'abate Sergio di Radonezh (1314 (o 1319) -1392). Quest'ultimo, il fondatore del Monastero della Trinità vicino a Mosca, è il vero ispiratore della lotta del popolo russo contro il dominio dell'Orda.