Cos'è la danzaterapia? Helen Payne. Danza Movimento Terapia

La danza movimento terapia, lavorando con i modelli muscolari e concentrandosi sulla relazione tra processi psicologici e fisiologici, aiuta i clienti a sperimentare, riconoscere ed esprimere i propri sentimenti e conflitti. A partire dal livello cinestesico, la terapia porta gruppi e individui a scoprire ulteriormente il materiale emotivo attraverso rappresentazioni simboliche, immagini, ricordi e rivelando i significati personali delle loro esperienze ed esperienze di vita. Attraverso l'interazione del movimento, il terapista del movimento di danza aiuta i clienti a sviluppare la propria autoconsapevolezza, a lavorare attraverso i blocchi emotivi, a esplorare comportamenti alternativi, ad acquisire una percezione più chiara di se stessi e degli altri e a indurre cambiamenti comportamentali che porteranno a un funzionamento più sano.
I danzaterapeuti sono coinvolti nel lavoro clinico, nella ricerca e nell'istruzione. I clinici del movimento di danza lavorano con i disturbi emotivi in ​​bambini, adolescenti e adulti in ospedali, cliniche e contesti specialistici. scuole. Tra i clienti possono esserci anche pazienti con ritardo mentale, gerontologici, persone con sviluppo psico-emotivo ritardato. Il lavoro dei terapisti del movimento di danza viene utilizzato con successo nei programmi di istituzioni educative di vari livelli.

SVILUPPO STORICO DELLA PROFESSIONE

Le radici della danza movimento terapia risalgono alle antiche civiltà in cui la danza era una parte importante della vita. È probabile che le persone abbiano iniziato a ballare e ad usare i movimenti del corpo come mezzo di comunicazione molto prima dell'emergere del linguaggio. La danza era l'espressione degli aspetti più importanti della cultura. Nel loro studio interculturale sulla danza in varie società, Bartenieff, Powley e Lomax hanno scoperto che i movimenti che le persone facevano durante il loro lavoro quotidiano entravano nello stile di danza, la forma di danza di questa cultura. Ad esempio, la posizione ampia e ferma dell'eschimese, con i movimenti rapidi e simili a frecce della mano necessari per la pesca sul ghiaccio e il lancio del giavellotto, è stata incorporata nella danza. I valori e le norme sociali sono stati tramandati di generazione in generazione attraverso la danza, supportando così il meccanismo di sopravvivenza e di trasmissione dei rituali culturali. Altri esempi dell'uso della danza nelle culture sono i preparativi per qualcosa, le celebrazioni, le guerre, le speranze per un raccolto abbondante. In molte società, la danza continua a svolgere queste importanti funzioni. È questo aspetto espressivo e comunicativo della danza, l'espressione diretta delle emozioni a livello preverbale e fisico nei movimenti articolari a un ritmo comune, caratteristico delle società primitive, che ha influenzato lo sviluppo della danza movimento terapia. Le sensazioni e il senso di unità e armonia che emergono nei rituali di danza di gruppo danno alle persone una comprensione empatica l'una dell'altra.
La danza permette a una persona di dire senza rischi tutto ciò che può e non può essere espresso a parole; può sia stimolare che dare forma a fantasie profonde, esprimendo così simbolicamente possibilità e conflitti umani. Poiché la danza utilizza la gioia, l'energia e il ritmo naturali a disposizione di tutti, contribuisce allo sviluppo della consapevolezza, della comprensione dell'"io". Il movimento stesso cambia le sensazioni. Queste mutevoli sensazioni fisiche sono spesso intensificate nella danza. Forniscono la base su cui sorgono e si esprimono i sentimenti. Ciò che era a livello pre-verbale e inconscio spesso si cristallizza in sentimento diretto ed esperienza personale. È stato il riconoscimento di questi elementi inerenti alla danza che ha portato al loro utilizzo nella danza-movimentoterapia.
I cambiamenti rivoluzionari nell'arte della danza avvenuti nella prima metà del 20° secolo determinarono lo sviluppo del TDT. I pionieri della danza come Isidora Duncan e Mary Wigman credevano che l'espressione emotiva e individuale fosse la cosa più importante per una ballerina. La loro esperienza e convinzione mostrano che attraverso il corpo sperimentiamo direttamente e rispondiamo alla vita. Mettendo da parte la tecnica rigorosa e strutturata del balletto, hanno incoraggiato l'espressione immediata e diretta dell'individualità attraverso la danza. Attraverso la danza si costruisce la comunicazione con se stessi e con l'ambiente. Questi ballerini innovativi credevano che la danza coinvolgesse l'intera personalità - corpo, intelletto e anima - e fosse un mezzo di espressione e comunicazione.
Il passaggio della danza in una modalità terapeutica è il più delle volte associato al nome di Mary Chase, che in origine era un'insegnante di danza e ballerina. Sulla base della sua esperienza nell'insegnamento della danza a studenti ordinari, ha scoperto i benefici psicologici che la danza offriva. A poco a poco, ha spostato la sua attenzione dalla tecnica di danza all'espressione dei bisogni individuali attraverso il movimento. Ha iniziato a lavorare con bambini e adolescenti nello speciale. scuole e cliniche, nonché nel proprio studio. Il suo lavoro ha impressionato psicologi, psichiatri e altri professionisti della salute e hanno iniziato a mandarle i pazienti per chiedere aiuto. Questo lato del suo lavoro l'ha aiutata a comprendere il significato della relazione del corpo e dei problemi emotivi. Durante questo periodo iniziò a formulare molte delle idee che in seguito l'avrebbero portata a lavorare con i disturbi emotivi. Il dottor W. Overhosler, in seguito direttore del St. Elizabeth's Hospital di Washington, DC, venne a conoscenza del lavoro di Chace e la invitò a provare i suoi metodi sui pazienti psichiatrici ricoverati in ospedale. Anni dopo, il suo lavoro di successo con pazienti regressivi, non verbali e psicotici al St. Elizabeth ha ricevuto il riconoscimento nazionale. I pazienti considerati senza speranza sono stati in grado di impegnarsi nell'interazione e nell'espressione di gruppo nelle sessioni di danzaterapia. Questa creazione di un dialogo di movimento seguito da discussione, verbalizzazione di sentimenti, immagini, pensieri e ricordi nelle sessioni di danzaterapia è stato spesso il primo passo per i pazienti nella loro capacità di passare a forme verbali più tradizionali di psicoterapia.

Va notato che negli anni Quaranta e Cinquanta iniziative simili si svilupparono in altre parti del paese. Anche altri ballerini che lavorano in stile Art Nouveau hanno iniziato a esplorare le possibilità di utilizzare la danza come strumento terapeutico per il trattamento dei disturbi emotivi. Anche il lavoro di Schoop e Mary Whitehouse sulla costa occidentale e di Francis Vaus sulla costa orientale ha influenzato lo sviluppo della danza come terapia. Sebbene ognuno di loro abbia sviluppato un proprio approccio, diverso dagli altri, tutti credevano che le radici del loro lavoro fossero nella danza. Eppure nel lavoro di ciascuno si possono trovare tratti comuni. Hanno visto che i processi psicologici e fisici sono correlati. Tutti erano profondamente convinti che la danza possa essere utilizzata per sviluppare la consapevolezza psico-somatica: per favorire l'integrazione nel corpo, che porta ogni persona ad un senso di integrità e vitalità; utilizzare il movimento e la danza come mezzi per sperimentare ed esprimere l'intera gamma di sentimenti; separare l'espressione dei sentimenti di gruppo e individuale attraverso i movimenti ritmici del corpo; Materiale emotivo concreto ed espresso (es. sogni, fantasie, ricordi) attraverso l'azione simbolica.

BASE TEORICA

La danza movimento terapia si basa sul riconoscimento che il corpo e la mente sono correlati: i cambiamenti nelle aree emotive, mentali o comportamentali causano cambiamenti in tutte queste aree. Corpo e mente sono visti come forze uguali nel funzionamento integrato. Il terapista del movimento di danza Berger divide le relazioni psicosomatiche in 4 categorie: tensione e rilassamento muscolare, cinestetica, immagine corporea e movimento espressivo.
La consapevolezza dei sentimenti e la corrispondente espressione emotiva coinvolgono il tono muscolare di una persona. Le persone di solito non sono consapevoli dei loro sentimenti se c'è un alto grado di tensione corporea. Nel tentativo di far fronte allo stress, una persona può, difendendosi dalla paura, perdere il controllo sopprimendo, reprimendo i suoi sentimenti che esistono nel corpo. Lasciando sorgere la tensione e mantenendola nel corpo, ci si protegge così dall'esperienza diretta e dal trovarsi faccia a faccia con il proprio conflitto. Ad esempio, il grado di tensione nelle spalle e nelle braccia può essere inconsciamente aumentato fino al punto in cui quella parte del corpo viene tagliata fuori dai sentimenti: si dissocia. Con una tale persona, il danzaterapeuta può scegliere di lavorare con un movimento del braccio oscillante per rilassare i muscoli associati a un particolare stato emotivo che il paziente nega. Iniziando a lavorare con schemi muscolari correlati alle emozioni, una persona sperimenta (attraverso i muscoli) sentimenti che vengono acuiti, diventano coscienti nel movimento e quindi riconosciuti o chiariti a livello cognitivo. Questa connessione che si sviluppa tra l'azione fisica e lo stato emotivo interno è una conseguenza della memoria muscolare associata ai sentimenti. Con un altro cliente, il terapeuta può lavorare con le sensazioni corporee e tradurre la propria azione in modo tale che l'emozione e il movimento si rafforzino a vicenda. Così, il movimento diventa un'espressione diretta dei sentimenti interiori. Per i clienti più integrati, il terapeuta può aiutare a concentrarsi su una particolare parte del corpo per identificare ciò che viene fatto a livello corporeo, magari inconsciamente, che sta causando una particolare esperienza emotiva. In una tale situazione, il terapeuta può aiutare il cliente a esplorare verbalmente le associazioni, le immagini, le fantasie o i ricordi che sorgono nella mente nel processo di connessione della risposta motoria nel corpo con le sue componenti emotive.
Ogni pensiero, azione, memoria, fantasia o immagine provoca una nuova tensione muscolare. Le persone possono essere aiutate a scoprire come cambiano, ricostruiscono, reindirizzano, distruggono o controllano quelle sottili sensazioni muscolari che influenzano l'esperienza e l'espressione dei sentimenti. Questo processo è simile e corrisponde ai meccanismi di difesa dell'Io. Nel suo lavoro sulla formazione del carattere, Reich mostra come un processo identico diventi evidente sia nel regno fisiologico che in quello psicologico. Sta scrivendo:
“Nei pazienti malinconici o depressi, la parola e l'espressione sono congelate, come se ogni movimento vincesse la resistenza. In uno stato maniacale, al contrario, gli impulsi ricoprono improvvisamente tutto il corpo, l'intera persona. Nello stupore catotonico, la rigidità mentale e muscolare sono identiche e solo la fine di questo stato restituisce la mobilità sia mentale che muscolare.

Un certo grado di consapevolezza del corpo è necessario per essere consapevoli dei propri sentimenti. Il processo cinestesico permette di acquisire esperienza diretta dall'attività muscolare. I cambiamenti nella posizione e nell'equilibrio del corpo, nella coordinazione motoria e nella pianificazione del movimento coinvolgono sia la percezione di oggetti o eventi esterni sia la nostra risposta motoria. Questo senso cinestetico, fondamentale per lo svolgimento delle attività quotidiane, svolge un ruolo di primo piano nel plasmare la nostra consapevolezza emotiva e le nostre risposte. Ci sono due modi per sviluppare la consapevolezza emotiva. Il primo è imparare l'etichetta o la parola corretta che corrisponde allo stato emotivo dato. Questo apprendimento inizia nell'infanzia e nella prima infanzia. Per capire come avviene tale apprendimento, è sufficiente ricordare come il bambino viene raccolto e gli viene chiesto: "Perché sei così triste?" o dire: "Hai fame, vero?" Il nostro comportamento non verbale comunica, dice qualcosa. Altre persone riconoscono le nostre esperienze e le mettono in parole appropriate per identificarle e poi parlarne.

Il secondo modo per sviluppare la consapevolezza emotiva si basa sul riconoscimento e sull'interpretazione delle azioni motorie degli altri. Nel suo studio su come comunicano le emozioni, Kline sottolinea che ogni emozione ha un codice psicologico specifico e uno schema cerebrale caratteristico, controllato dal SNC e biologicamente coordinato, questo processo è lo stesso in tutte le persone. Inoltre, anche l'esperienza delle diverse emozioni e delle loro corrispondenti reazioni muscolari è universale, universale. Pertanto, siamo in grado di percepire e riconoscere gli stati emotivi degli altri. Le nostre risposte emotive alle altre persone di solito provengono dalle nostre interpretazioni delle azioni corporee e delle reazioni degli altri, percepite, riconosciute e vissute da noi a livello cinestesico. L'empatia cinestesica, che è per lo più inconscia, gioca un ruolo nella comunicazione verbale e non verbale tra le persone.

Il prossimo concetto è l'immagine del corpo, si riferisce alla relazione tra anima e corpo, cioè alle relazioni psicosomatiche. In uno dei suoi primi riassunti sull'immagine corporea, Schilder afferma: "L'immagine del corpo è l'immagine del nostro corpo che disegniamo nella nostra testa, cioè è così che il corpo ci appare". Considera l'immagine del corpo come qualcosa che è in uno stato di costante sviluppo o cambiamento. Il movimento provoca cambiamenti nell'immagine corporea. Il modo in cui le parti del corpo sono collegate, la consapevolezza delle sensazioni corporee come la respirazione, la consapevolezza dell'attività muscolare sono solo alcuni esempi di come le sensazioni cinestesiche possono contribuire alla consapevolezza e allo sviluppo dell'immagine corporea. Il lavoro di Mahler sullo sviluppo emotivo e sulla "nascita psicologica" supporta anche l'idea che è necessario riconoscere il sé come una realtà fisica separata, un'entità, prima che il processo di individuazione possa aver luogo.

L'immagine di noi stessi che abbiamo di noi stessi ci influenza ed è influenzata da tutte le nostre percezioni, esperienze e azioni. Una persona che si sente debole e fragile è diversa da una persona che si sente forte. Proprio come quando un bambino viene trattato come uno sciocco, la sua immagine corporea assorbirà le sue reazioni alle impressioni delle persone e alle sue. Schilder scrive:

“Il modello posizionale del nostro corpo è correlato al modello posizionale del corpo di altre persone. I modelli posizionali delle persone sono interconnessi. Sentiamo le immagini del corpo di altre persone. L'esperienza, l'esperienza della propria immagine corporea ed esperienza, l'esperienza del corpo di altre persone sono strettamente intrecciate. Proprio come le nostre emozioni e azioni sono inseparabili dall'immagine del corpo, così le emozioni e le azioni degli altri sono inseparabili dai loro corpi.

Concentrandosi in un certo modo sulla relazione tra cambiamento di movimento e cambiamento psicologico nella danzaterapia, Chase afferma: "Poiché il movimento influisce sull'immagine corporea e sul cambiamento dell'atteggiamento mentale, se lavori con la sensazione di distorsione dell'immagine corporea in azione, cambierà la tua mente percezione di sé, atteggiamento verso se stessi.

La quarta area che si occupa della relazione tra mente e corpo, e su cui la maggior parte dei danzaterapisti enfatizza, è il movimento espressivo. L'espressione emotiva si esprime attraverso il corpo. Postura del corpo, gesti, schemi respiratori sono alcuni esempi di comportamenti di movimento che vengono studiati nell'ambito del movimento espressivo. È l'aspetto qualitativo del movimento, piuttosto come avviene rispetto alle posizioni statiche, che riflette l'autoespressione individuale. Allport e Vernon scrivono:

...nessuna azione può essere definita solo espressiva. Ogni azione ha un aspetto sia inespressivo che espressivo. Ha... un proprio carattere adattivo... e un proprio carattere individuale. Aprendo una porta, ad esempio, questo compito prescrive alcuni movimenti coordinati adeguati a questo obiettivo, ma consente anche una certa libertà allo stile dell'individuo nell'esecuzione dei movimenti prescritti. La sicurezza, la pressione, la precisione o la pazienza con cui viene svolto un determinato compito ha le sue caratteristiche. Solo queste caratteristiche individuali sono chiamate espressive.

Il comportamento espressivo è una manifestazione motoria di emozioni interconnesse in un sistema funzionale. Clines vede il movimento espressivo come uno stato emotivo che si esprime. La sua esplorazione di come le emozioni vengono vissute e comunicate aiuta a spiegare come la terapia del movimento di danza funziona con i sentimenti e le loro manifestazioni in azione. Se eseguiamo un'azione o un gesto che corrisponde a un'emozione (ad esempio, calciando con rabbia un sasso), iniziamo a sperimentare la corrispondente risposta viscerale generata. Se questa azione viene ripetuta più volte, l'intensità dell'esperienza emotiva aumenterà. Per incoraggiare l'esperienza e l'espressione delle emozioni, il terapista del movimento di danza lavora con schemi di movimento associati all'emozione. Ad esempio, per lavorare con la rabbia, il terapeuta potrebbe suggerire di stringere le mani a pugno, stringerle strettamente e scuoterle di fronte a un'altra persona. Potrebbero esserci altre istruzioni: rimanere saldamente in posizione, sforzando tutto il corpo. Nel pugno, il movimento genera un'esperienza corporea più specifica dello stato emotivo. Ciò fornisce feedback e un ciclo di interazione tra azione espressiva ed esperienza emotiva.

Le emozioni possono essere causate da una situazione reale (es. tristezza quando si perde un amico), percezioni di h.-l. stato emotivo (ad esempio, essere infettato dalla paura vedendo la paura di un'altra persona), in una situazione di fantasia immaginaria (ad esempio, ricordare o immaginare di essere bloccato in un ascensore) o percepire uno stato di fantasia in un'altra persona (ad esempio, l'esperienza del dolore o la colpa è trasmessa, attore dimostrato).

L'uso dell'immaginazione, dell'azione o dell'emozione da parte del terapeuta aiuta quindi a cristallizzare e integrare il fisiologico e lo psicologico.

OBIETTIVI

Per formulare obiettivi terapeutici, il terapeuta TD deve fare affidamento sul livello di sviluppo dell'individuo o del gruppo. Alcuni pazienti non sono in grado di sopportare l'identificazione e l'espressione diretta dei sentimenti. E altri non possono costruire una connessione cognitiva con il loro comportamento di movimento come riflesso di se stessi.
È importante ricordare che quello che è un obiettivo ragionevole e accettabile per una persona può essere troppo difficile per un'altra. Un modello di sviluppo che utilizza un continuum dal comportamento disfunzionale al comportamento funzionale offre più spazio per un approccio olistico. Gli obiettivi della terapia TD sono divisi in tre aree: il corpo e la sua azione, le relazioni interpersonali e la consapevolezza di sé.

IL CORPO E LA SUA AZIONE

Il danzaterapeuta lavora con il cliente per aiutare a sviluppare un corpo più sano, un corpo che non è sopraffatto da tensioni, conflitti, sentimenti. Gli obiettivi includono aiutare il cliente ad attivare il corpo, il rilascio catartico di tensioni e sentimenti, sperimentare un senso di integrazione e coordinazione corporea e costruire un'immagine corporea realistica. Questi obiettivi vengono raggiunti utilizzando i modelli di movimento preesistenti dell'individuo e incoraggiando la consapevolezza delle sensazioni corporee, sviluppando una gamma più ampia di movimento, esplorando le scelte nel movimento e incoraggiando la comunicazione e l'espressione attraverso l'azione corporea. Il movimento associato a eventi o sentimenti di paura viene spesso utilizzato nelle sessioni di terapia per aiutare il cliente a esercitarsi o per saperne di più al fine di superare la cosa spaventosa. Questo processo ti consente di ridurre la paura quando si verificano esperienze o eventi eccitanti, perché il corpo lo ha già sperimentato in forma simbolica.

RELAZIONI INTERPERSONALI

La ricerca mostra che il TDT aiuta a stabilire o ristabilire la comunicazione interpersonale a livello corporeo.
La ricerca di Kendon sulla sincronia del movimento si basa sulla premessa che esiste una qualche organizzazione neurofisiologica della parola e del movimento del corpo nella comunicazione umana. L'autosincronia è la relazione tra il movimento e la propria parola, è una connessione ritmica, un blocco della parola e del movimento del corpo. La sincronicità dell'interazione è definita come il movimento sincrono dell'ascoltatore con il movimento di chi parla. Kendon descrive la sincronia dell'interazione come "... una condivisione di movimento di base, simile a una danza da parte di coloro che interagiscono nella comunicazione". La maggiore sincronicità che si verifica durante la comunicazione è rafforzata dal movimento articolare.
L'autosincronia e la sincronicità dell'interazione possono essere viste da tutte le persone eccetto quelle con malattie neurologiche (ad es. morbo di Parkinson, afasia e schizofrenia).
TDT può aiutare a sviluppare questo livello di comunicazione di base poiché fa uso diretto del ritmo e dei modelli cinestesici. La riaffermazione di "io" e "io" in relazione agli altri è inclusa nell'opera in modo naturale.
Kendon vede il coordinamento dei movimenti del corpo con gli altri come un ingrediente necessario per ottenere interazioni sociali soddisfacenti. Crede che nel TDT, gli individui con disabilità nelle interazioni sociali o nelle comunicazioni possano riapprendere il comportamento necessario (coordinamento ritmico con gli altri), che può quindi essere trasferito ad altri ambienti sociali. Come risultato del TDT, la maggior parte dei clienti sperimenta un livello di intimità più profondo e più ricco, esprimendo sentimenti attraverso azioni corporee mentre si muove a un ritmo comune.
Il terapeuta TD può utilizzare tipi specifici di movimento per incoraggiare l'interazione. Allungare le braccia in avanti verso l'altra persona, o allungarsi di lato per toccare un vicino, o avere membri del gruppo che si tengono per mano e si appoggiano all'indietro mantenendo l'equilibrio sono solo alcuni esempi di come il movimento può facilitare e incoraggiare l'interazione.
L'esperienza del TDT di gruppo ti consente di espandere la tua consapevolezza di te stesso attraverso il feedback visivo che ottieni guardando le altre persone muoversi. Osservare l'espressione dei sentimenti nel corpo degli altri può provocare un nuovo riconoscimento (riconoscimento e consapevolezza dei propri sentimenti). Il gruppo TDT è un microcosmo di diverse situazioni sociali. Di conseguenza, i clienti ricevono un feedback diretto e ovvio su se stessi e imparano a sviluppare una gamma più ampia di opzioni comportamentali.

AUTOCOSCIENZA

La pratica del TDT inizialmente crede che una persona debba conoscere la propria esperienza corporea ei suoi significati (sensazioni sensoriali e cinestesiche e stati emotivi) per poter comprendere se stessa. Gendlin suggerisce di considerare due livelli di esperienza che devono essere presenti nella crescita personale. Il primo livello di esperienza è l'esperienza corporea, o sensazione corporea, o l'esperienza di sperimentare l'esperienza di qualcun altro. Gendlin afferma: "La sensazione corporea, il significato di un problema o di una situazione, è pre-verbale e pre-concentrativa... non equivale a nessun modello verbale o concettuale". Il livello successivo di esperienza è simbolico. È qui che si può concettualizzare e verbalizzare l'esperienza sensoriale e attribuirle un significato specifico, un significato. In primo luogo, è necessaria la presenza dell'esperienza sensoriale, dopo la quale diventa possibile un uso adeguato del livello simbolico.
L'esperienza più diretta e immediata di sé, accessibile a una persona, avviene attraverso il corpo. L'esperienza fisica dell'azione muscolare e la sensazione cinestesica forniscono una conoscenza ed esperienza immediata e immediata del Sé. Così, la consapevolezza di sé inizia a livello corporeo. Il terapeuta TD Kleinman ritiene che la prima fase della terapia - la fase esplorativa - dovrebbe essere indirizzata al risveglio delle sensazioni e dei sentimenti interiori. Il paziente deve essere aiutato ad imparare ad essere ricettivo ai messaggi del corpo e alla loro espressione nei movimenti esteriori, scrive Kleinman:
“Comincia a riconoscere il proprio corpo come un aspetto importante di se stesso. Le sue esperienze di movimento interno e la sperimentazione con il movimento esterno stimolano e promuovono l'identificazione con il suo corpo. La separazione tra corpo e mente diventa più debole, poiché le connessioni coscienti integrano l'integrità della personalità. Le sue parole diventano l'espressione del suo corpo mentre esplora se stesso in movimento".

Quando l'importanza delle parole diminuisce, l'osservazione più diretta del cap.-l. comportamento non verbale. Soprattutto per le persone con forti difese verbali, il movimento dà un'espressione dei sentimenti più autentica e vera rispetto alle parole; l'informazione diretta e la conoscenza del proprio “io” interiore può diventare cosciente, intesa come risultato di una connessione integrata tra processi fisici e mentali. Il movimento evoca naturalmente ricordi, immagini, fantasie e associazioni. Poiché l'esperienza corporea tende a estrarre il contesto psicologico, il corpo può essere utilizzato per esplorare ulteriormente e cristallizzare questo materiale, cioè promuovere la consapevolezza di sé.

PROCESSO TERAPEUTICO

TDT opera a vari livelli all'interno di un contesto di movimento, che dipendono dagli obiettivi del trattamento e dal livello di sviluppo a cui operano i clienti. Secondo Stark e Loin, ci sono due modi principali in TDT, metodi di influenza: (1) stimolazione dell'azione corporea, per la differenziazione e l'individuazione di sé e per il riconoscimento e l'espressione dei sentimenti; (2) per aiutare a chiarire e fornire informazioni sul contesto simbolico emotivo del movimento.

Per ottenere un cambiamento terapeutico, viene utilizzato un processo simile alla psicoterapia verbale. Utilizzando un approccio interattivo nel trattamento dei pazienti psicotici, Chase descrive la sua sessione di danzaterapia come segue:
“Il movimento viene utilizzato per stabilire un contatto iniziale con il paziente e può essere qualitativamente simile ai movimenti del paziente (copiatura e imitazione imprecise, cioè questo è spesso percepito dal paziente come una presa in giro, mimetismo), oppure possono esprimere un'emozione completamente diversa con cui il terapeuta risponde alle azioni del paziente”.

Il seguente esempio può forse chiarire quanto detto. Quel giorno, i pazienti del gruppo TT erano depressi e resistenti. La maggior parte di loro sedeva curva sotto il proprio peso, le braccia incrociate sul petto, fissando il pavimento o fissando il vuoto. La terapeuta ha notato che la posizione del corpo della maggior parte dei pazienti era una posizione di completo disprezzo, sfida: mascelle serrate e mani giunte, e lei stessa ha adottato una postura simile. Suggerì al gruppo di tendere i loro corpi e raggomitolarsi in una palla, come per isolarsi dal mondo, e di non muoversi in questa posizione. Chiedendo di rannicchiarsi di nuovo, ha chiesto se qualcuno avesse un'immagine o un'associazione perché avrebbe chiuso. Una donna ha detto: "Il mio psichiatra". L'altra persona ha risposto: "I miei problemi". Supponendo che si stessero avvicinando o voltando le spalle a ciò che li turbava, il terapeuta iniziò a dirigere i movimenti verso le sedie in modo che i membri del gruppo iniziassero a voltarsi l'uno dall'altro. Ha notato in un paziente un forte movimento sferzante quando si gira il corpo e ha suggerito agli altri di provare a ripeterlo. Ha quindi esteso il movimento di trapuntatura invitandola a muovere le spalle e le braccia allo stesso modo. Quando il movimento si cristallizzò in repulsione, chiese: "Cosa vogliono respingere le persone?" Nessuno ha risposto con le parole, ma il movimento si è intensificato. Ai pazienti è stato mostrato come respingere con altre parti del corpo. Dopo pochi minuti, tutti stavano spingendo e frustando l'aria. Ha suggerito di accompagnare il movimento con suoni forti. All'inizio furono gemiti e borbottii, poi apparvero le parole: "Esci, fermalo, lasciami in pace". Ai membri del gruppo è stato chiesto di provare diverse frasi e vedere se riuscivano a trovarne una più adatta al loro umore. Quando la rabbia ha cominciato a manifestarsi sempre di più nel corpo, la qualità del movimento è cambiata, è diventata lenta, incerta. Per aiutarli a sperimentare ed esprimere direttamente l'aggressività, il terapeuta ha suggerito di allungare le mani ai lati, palmo contro palmo, e allontanarsi da se stessi. C'era più forza quando i pazienti iniziarono a spingere con tutte le loro forze. Quando hanno cominciato a stancarsi, il terapista ha strutturato il movimento in modo tale che la pressione si trasformasse in un tocco morbido, appoggiandosi l'uno contro l'altro e sostenendosi. Il gruppo ondeggiava da una parte all'altra, tenendosi per mano e appoggiandosi l'uno contro l'altro.

In un breve periodo di tempo, il terapeuta ha riconosciuto il contesto emotivo del gruppo, lo ha sviluppato in un'espressione più completa a livello corporeo, ha facilitato l'integrazione di sentimenti, pensieri e azioni e ha sviluppato questo materiale in modo tale che ci fosse un opportunità di interazione di gruppo e attivazione dell'io. Quando questi sentimenti di aggressività e resistenza hanno preso forma attraverso il movimento, il gruppo è stato in grado di diventare più significativo nelle relazioni.

Con una varietà di approcci, l'essenza del TDT rimane la stessa. Il materiale emotivo (sentimenti, temi, simboli, ecc.) viene sviluppato attraverso l'uso della rappresentazione corporea per evocare ed esplorare il materiale. Il flusso della seduta si sviluppa quando il terapeuta facilita un'espressione spontanea e la accoppia con un'altra. Questa connessione materiale si basa sul materiale corrente che viene svolto.

Nel gruppo sopra descritto, i partecipanti si sono sfregati le mani per stimolare la circolazione, quando uno di loro ha iniziato a battere le mani, il gruppo ha ripreso il movimento. Si è trasformato in gratitudine reciproca quando tutti si sono spontaneamente riuniti in cerchio e si sono inchinati. Presto una paziente cambiò questo movimento: iniziò a sculacciarsi le mani. Il terapeuta ne ha preso atto e ha incoraggiato tutti gli altri a provare il Jenny Move. Quando hanno eseguito questo movimento, il terapeuta ha chiesto: "Sei mai stato schiaffeggiato sulle braccia?" Un paziente ha risposto: "No, non sono mai stato schiaffeggiato, ma mio padre mi picchiava spesso con una cintura". Altri partecipanti hanno iniziato a ricordare casi di punizione o abuso fisico a cui erano stati sottoposti. Quando sono state raccontate queste storie di punizione, il movimento è morto. Alcuni si sono congelati. E una donna ha iniziato a piangere, si è alzata, ha chiesto il permesso di lasciare il gruppo. Il terapeuta ha detto: "Vedi se riesci a capire cosa ha appena fatto il tuo corpo per tagliare, spazzare via quei sentimenti e ricordi dolorosi che hai iniziato a provare",

In questo approccio, il terapeuta struttura i movimenti in risposta ai movimenti del paziente. Attraverso l'empatia cinestesica, si tenta di catturare la sensazione osservata nel paziente. Rispecchiando il comportamento espressivo, il terapeuta facilita l'autocoscienza del paziente attraverso il feedback visivo. Il comportamento di movimento del paziente si espande e si sviluppa in una danza simbolica che riflette conflitti, desideri, sogni e sogni.

Il terapeuta può avviare movimento, immagini o contenuto. Il modo in cui il movimento viene trasformato e strutturato si basa sull'evoluzione del processo terapeutico e sui bisogni del paziente.

La danzaterapeuta Mary Whitehouse descrive un approccio diverso. Non si concentra sull'interazione di gruppo, ma cerca il significato del movimento per ogni individuo attraverso un processo chiamato Immaginazione Attiva. Ha utilizzato il sistema junghiano, in cui il cliente è portato a scoprire i contenuti dell'inconscio, dove può vedere come si manifesta in forma fisica e integrare questo materiale per una conoscenza più completa di se stesso. Poiché i suoi clienti erano persone sane e nevrotiche, e non pazienti ricoverati in ospedale, non c'era bisogno che lei partecipasse attivamente e fosse un modello del movimento (come nel metodo sviluppato da Chase). Ma ha anche agito da catalizzatore, guidando il processo terapeutico attraverso suggerimenti di possibilità di movimento, ponendo domande, fornendo interpretazioni, il tutto basato su comportamenti di movimento osservabili e spesso sottili. Whitehouse scrive:
“In una sessione, in studio, un ballerino ha voluto lavorare con un oggetto: era una scatola quadrata, dura e dura. Qualunque cosa abbia fatto, è stata tutta vana: la vita non è iniziata. Ha trascorso l'intera sessione cercando di trovare un rapporto di lavoro con questa scatola. Dopo aver provato una completa frustrazione, si arrese. Nella discussione che ne seguì, pronunciò spontaneamente la frase: "È dannatamente dura, dura e inflessibile come la mia relazione con R...". Ed è stata una rivelazione per lei. Ha ballato la sua relazione senza nemmeno rendersene conto.

Per coloro che funzionano al livello di sviluppo iniziale, come il bambino autistico, gli obiettivi motori assumono una forma diversa. L'obiettivo del terapeuta è quello di stabilire un contatto con il bambino al livello primitivo senso-motorio in cui funziona. In primo luogo, imitando il movimento, il ritmo, le vocalizzazioni del bambino, il terapeuta cerca come costruire una struttura mentale, formare un'immagine corporea (un bambino autistico non ha una rappresentazione mentale del suo corpo e dei corpi degli altri) e sviluppare un relazione terapeutica. All'inizio, il terapeuta rispecchia i movimenti del bambino: questo è un modo per parlare la lingua del bambino ed essere in grado di entrare nel suo mondo. Quando il bambino permette al terapeuta di entrare nel suo mondo, l'imitazione scompare gradualmente. Il terapeuta modifica il movimento in modo che invece di usarlo come meccanismo per escludere gli altri, serva a stabilire relazioni e comunicazione. Pertanto, i modelli motori ripetitivi che servivano da stimolazione sensoriale per il bambino sono diventati la base per lo sviluppo dell'interazione reciproca. Il modo in cui il terapeuta rispecchia, condivide e sviluppa il movimento del bambino è la cosa più importante nel lavoro. Troppa imitazione o vicinanza spaziale - e il bambino respinge. E la mancanza di questo porta anche il terapeuta a perdere il contatto. Una volta stabilita la relazione di movimento, il terapeuta può introdurre alcune sequenze di movimento per svolgere compiti di livello superiore. Kalish scrive:
“Dopo alcuni mesi di 'conoscere il suo livello' e cercare di costruire una relazione con lei, Laura ha iniziato a darmi segni di fiducia e il suo movimento ha iniziato a cambiare. Corse verso di me e si aggrappò alla mia vita mentre muovevo il suo corpo, "versavo" nel mio. Si è seduta sulle mie ginocchia allo specchio e ha osservato attentamente come muovevo lentamente le mie mani, quindi ha fatto con attenzione dei movimenti con le mani, ripetendo la stessa frase di movimento. Sembrava che in questa fase non fosse in grado di copiare i movimenti da sola. Come affermato sopra, Laura non aveva un'immagine corporea. Il processo per imparare a copiare è stato solo l'inizio. Dopo molte ripetizioni, Laura è riuscita a completare la sequenza di movimenti che abbiamo iniziato insieme. Successivamente, durante il giorno, la si poteva vedere mentre sperimentava il movimento che le veniva mostrato nella seduta di terapia”.

Con le persone con disabilità dello sviluppo, il processo terapeutico comprende l'acquisizione delle capacità percettivo-motorie, lo sviluppo del comportamento espressivo e l'interazione sociale. I movimenti che facilitano l'interazione di un corretto sviluppo motorio sono utilizzati nel contesto del processo psicoterapeutico in corso. L'accento è posto sull'aiutare il bambino o l'adulto a muoversi con gli altri in modo reciproco, esprimere sentimenti e ansie simbolicamente attraverso il movimento e fornire alternative al comportamento disfunzionale. Anche qui il terapeuta lavora in maniera orientata al processo, sviluppando le componenti espressive e affettive del movimento e promuovendo livelli più elevati di sviluppo cognitivo, sociale e motorio. Le popolazioni e gli individui possono richiedere diversi tipi di obiettivi, ma ciò nonostante, l'orientamento al processo della danzaterapia rimane costante nonostante le differenze.

FORMAZIONE DANZA MOVIMENTO TERAPIA

La formazione clinica e accademica dei danza-movimentoterapeuti viene svolta negli istituti di istruzione superiore. I corsi di base per lo studio del comportamento umano (gruppi e individui) comprendono: l'osservazione del movimento e del comportamento motorio; Teoria e abilità della danzaterapia. La parte più importante del programma è la pratica clinica. La conduzione di sessioni di danza-movimentoterapia richiede un'astuta sensibilità al dispiegarsi del processo terapeutico che si manifesta nel movimento, richiede abilità per coinvolgere l'intera gamma di esperienze motorie per facilitare la comunicazione e l'espressione, richiede la capacità di regolare e trasmettere il proprio stile di movimento per poter lavorare con clienti di diversa estrazione culturale e gruppi socioeconomici. Il semplice uso di una varietà di attività motorie non rende questa esperienza psicoterapeutica. Piuttosto, il modo in cui il processo di movimento in corso viene seguito e diretto dal danzaterapeuta per raggiungere gli obiettivi terapeutici trasforma il movimento creativo e la danza in psicoterapia.

Sebbene la maggior parte dei professionisti della salute mentale non abbia la formazione specifica e le abilità di un terapista del movimento di danza, ci sono diversi modi in cui alcuni degli approcci di questo metodo possono essere utilizzati. Questa è la fornitura di attività motoria e lo sviluppo della sensibilità all'uso del comportamento non verbale. Prestare attenzione agli aspetti non verbali del comportamento può far luce sulla relazione tra i membri del gruppo, la coppia, il terapeuta e il cliente. Il movimento riflette i tratti sociali, culturali e della personalità, fornendo così informazioni aggiuntive che possono essere utilizzate in terapia.

TECNICHE DI DANZA MOVIMENTOTERAPIA

Empatia cinestesica
Come accennato in precedenza, il fatto di essere in empatia cinestesica con un altro ha due importanti funzioni:
questo può fornire informazioni significative su come si sente l'altra persona e può aiutare a sviluppare il rapporto. Quando si utilizza l'empatia cinestesica, per sentire come si sente un altro, è importante adottare la stessa posizione, tensione muscolare, schema respiratorio e movimento del corpo con il proprio corpo. Ma puoi rimanere in empatia solo per un breve periodo. Altrimenti, l'intensità dell'esperienza emotiva è molto difficile da scrollarsi di dosso se è incarnata nel tuo corpo. Un altro livello di difficoltà risiede nella possibilità di proiettare le proprie impressioni, valori e giudizi su un'altra persona invece di riconoscere il fatto che il materiale che ne deriva potrebbe essere il proprio.
L'empatia cinestesica è utile come un modo per connettersi con clienti che non parlano altamente regressivi. Condividere lo stesso schema di movimento quando si cammina con loro aiuta a stabilire l'inizio di una relazione. Come nel lavoro con i bambini autistici, il terapeuta deve considerare i bisogni del cliente e la distanza spaziale ed emotiva.
La consapevolezza del comportamento motorio del cliente permette di utilizzare queste informazioni come parte di una terapia verbale più tradizionale. Nel motion mirroring, il terapeuta può chiedere al cliente come si sente o pensa quando vede qualcun altro muoversi in modo simile, o se il movimento evoca un'immagine.

Esagerazione
Di solito, un certo aspetto del comportamento motorio di qualcuno (p. es., comportamento deliberato e controllato, un movimento rapido e inaspettato della mano o una sensazione di pesantezza e affondamento) attira la nostra attenzione. Dopo che il terapeuta ha attirato l'attenzione del cliente su questo schema, il terapeuta può suggerire di esagerare il movimento per far emergere più chiaramente la qualità caratterizzante. Al cliente può essere chiesto di esplorare aspetti espressivi o comunicativi. A livello di movimento, il terapeuta può suggerire al cliente di permettere a se stesso di provare più sentimenti e permettere al movimento di andare dove va. È anche possibile prendere una qualità del movimento, trasferirla in un'altra parte del corpo e vedere se evoca la stessa risposta emotiva o una diversa. Al cliente può essere chiesto di verbalizzare ciò che la parte del corpo dice o vuole fare.

Trasformare il movimento in comunicazione
Questa tecnica funziona con movimenti di natura disfunzionale (es. autostimolanti, ripetitivi, usati per tenere a bada gli altri) e li usa come base su cui il cliente viene portato nell'interazione. Il dimenarsi delle dita vicino agli occhi, caratteristico di alcuni bambini autistici, può tradursi nel dimenarsi delle dita l'una contro l'altra, come se si salutassero. Quando si utilizza questa tecnica, è importante non copiare una persona. È meglio quando i movimenti sono simili a quelli del cliente o sono in risposta diretta a ciò che sta facendo l'om.

Sviluppo del tema in azione
Nonostante i migliori sforzi del cliente, le parole spesso si sovrappongono e ostacolano l'esperienza del pieno contenuto del sentimento o della situazione. Lo sviluppo di questa espressione materiale e corporea spesso cristallizza e approfondisce la consapevolezza. Inoltre, a volte c'è una discrepanza tra ciò che una persona dice e ciò che fa. Il comportamento non verbale è difficile da nascondere o cambiare. Di conseguenza, mostra molto accuratamente ciò che sta accadendo.

Ad esempio, una cliente stava lavorando su una separazione emotiva da suo padre. Sebbene abbia detto le parole giuste su come ora si sente libera da questa situazione, il suo comportamento motorio ha mostrato esattamente l'opposto. Usando del nastro estensibile come una cravatta per illustrare questa discrepanza, il terapeuta, assumendo il ruolo di padre, ha chiesto al cliente di aggrapparsi all'altra estremità. Alla cliente è stato chiesto di immaginare che il nastro simboleggiasse il forte legame emotivo che esiste tra lei e suo padre, per vedere come può liberarsi da questa situazione. Non voleva lasciare andare il nastro. Per lei, questo incarico di movimento ha dimostrato chiaramente i suoi veri sentimenti.

Un altro argomento utile che può essere tradotto in movimento è la fiducia. Consentire a te stesso di appoggiarti completamente a qualcuno o di sostenerlo fisicamente può far emergere stili o schemi individuali in modo molto chiaro. Arrendersi completamente al radicamento di qualcuno e bilanciarsi sul supporto di qualcuno è un'emozione corporea diversa dall'abbandono incompleto. I clienti possono diventare consapevoli del tipo di persone di cui si fidano, se si fidano del tutto o solo in parte, e di come questo rappresenti i loro modelli di vita.
Resistenza, passività, cooperazione, leader o investigatore sono alcuni altri temi che possono essere sviluppati a livello motorio.

Attenzione all'interazione
Tutte le tecniche proposte richiedono un'astuta sensibilità alla comunicazione non verbale. Sottili cambiamenti nella posizione del corpo spesso indicano un cambiamento o un aggiustamento in una relazione. Soprattutto nelle sessioni di terapia verbale, prestare attenzione quando le persone assumono posizioni simili o si muovono in sincronia (ritmicamente) tra loro. Le persone usano la loro fisica per bloccare inconsciamente un'altra persona, interrompere o interrompere una sequenza non verbale o cambiare posizione per evitare l'interazione motoria con gli altri. Il livello non verbale fornisce informazioni sullo stato relativo, la forza (energia) della relazione, la forza o la tendenza all'attaccamento, al rapporto, al conflitto, alle difese e all'espressione emotiva.
Un'altra importante area di lavoro per gli specialisti è l'attività motoria (es. esercizi, giochi, danza creativa). Ciò consente di espandere o impostare il livello di attività fisica, sviluppare l'autostima, la socializzazione (socialità), favorire il rilascio di tensioni e rilassamento.

Usando il ritmo
Le attività motorie che utilizzano movimenti ritmici del corpo, come danze o esercizi folcloristici, aumentano il sentimento di comunità, la coesione tra i membri del gruppo. L'azione ritmica aiuta anche a prolungare il coinvolgimento nell'attività promuovendo un uso coordinato del corpo.

Liberati dalla tensione
Per le persone che sono tese o tese, il lavoro di movimento aiuta a rilassare le parti del corpo scomode o tese. A volte lo scuotimento violento di parti del corpo (come se si scrollasse di dosso l'acqua o la polvere) può portare a un rilascio catartico.

Lavorare con gli oggetti di scena
Per alcuni, le relazioni intime con gli altri possono essere un'esperienza dolorosa o spaventosa. Quindi il lavoro con gli oggetti può aiutare a connettere i membri del gruppo. Inoltre, gli oggetti possono facilitare l'espressione diretta dei sentimenti quando i sentimenti reali sono troppo spaventosi. Le palline di schiuma possono essere lanciate, rotte, frantumate; i cuscini possono essere lanciati e presi a calci; e tele: tira o scuoti con tutte le tue forze. Aggrapparsi a un tessuto elastico può far sentire le persone come se facessero parte di un gruppo, anche se mancano di connessione sociale. Lavorare con gli oggetti di scena evoca e stimola una risposta corporea naturale; qualcuno di solito sta cercando di prendere la palla, o almeno di schivare la palla. Può anche innescare ricordi di momenti in cui c'era una partita, una competizione o l'essere in un gruppo.

Traduzione: Irina Biryukova

La danzaterapia viene utilizzata quando si lavora con persone che hanno disturbi emotivi, disturbi della comunicazione, interazione interpersonale.

L'utilizzo di questo metodo richiede una preparazione sufficientemente profonda da parte dello psicologo, poiché questo tipo di interazione può risvegliare forti emozioni non così facili da risolvere. I movimenti di danza, combinati con il contatto fisico e un'intensa interazione interpersonale, possono evocare sentimenti molto profondi e intensi.

L'obiettivo della danzaterapia è sviluppare la consapevolezza del proprio corpo, creare un'immagine corporea positiva, sviluppare capacità comunicative, esplorare i sentimenti e acquisire esperienza di gruppo. Nella storia dello sviluppo della danzaterapia, K. Rudestam identifica una serie di eventi chiave.

Il primo è legato alla necessità di riabilitazione fisica e psichica dei reduci dai campi della seconda guerra mondiale. La danzaterapia è diventata un metodo ausiliario di riabilitazione delle persone disabili, molte delle quali non parlavano affatto o non erano inclini a subire influenze verbali. Dopo le lezioni nella classe di danza, hanno notato di aver provato sentimenti di sollievo e armonia spirituale.

Un altro fattore che ha contribuito all'aumento della popolarità della danzaterapia è stato il movimento di formazione delle relazioni umane emerso negli anni '60, che è diventato la base per lo sviluppo di nuovi approcci sperimentali nel lavoro con i gruppi e nello sviluppo della personalità dei partecipanti.

Infine, l'interesse per i nuovi programmi di danzaterapia è stato alimentato dalla ricerca sulla comunicazione non verbale, in particolare l'analisi delle funzioni comunicative del corpo umano. La danzaterapia viene utilizzata principalmente nel lavoro di gruppo.

Il compito principale dei gruppi di danzaterapia è l'attuazione del movimento spontaneo. La danzaterapia incoraggia la libertà e l'espressività del movimento, sviluppa la mobilità e rafforza la forza sia a livello fisico che mentale. Il corpo e la mente sono considerati in esso come un tutto.

L'impostazione principale è formulata come segue: i movimenti riflettono i tratti della personalità. Con qualsiasi cambiamento emotivo, il benessere cambia, sia mentale che fisico, e la natura dei nostri movimenti cambia di conseguenza.

La danzaterapia ha lo scopo di risolvere i seguenti problemi:
1. #Approfondire la consapevolezza dei membri del gruppo del proprio corpo e delle possibilità del suo utilizzo. Questo non solo migliora lo stato fisico ed emotivo dei partecipanti, ma serve anche come intrattenimento per molti di loro. All'inizio della prima lezione, lo psicologo osserva i partecipanti, ne valuta i punti di forza
e i difetti nel repertorio di movimenti di ciascuno, quindi determina quali movimenti si adatteranno meglio a ciascun cliente.
2. Rafforzare l'autostima nei membri del gruppo sviluppando un'immagine corporea più positiva. I clienti con disabilità gravi possono avere difficoltà a tracciare il confine tra il proprio corpo e l'ambiente. In tali gruppi, la danzaterapia mira a creare un'immagine corporea adeguata per i partecipanti. Ballare ti consente di rendere l'immagine del tuo corpo più attraente, che è direttamente correlata a un'immagine più positiva dell'io.
3. Sviluppo delle abilità sociali attraverso l'acquisizione di un'adeguata esperienza piacevole da parte dei partecipanti. I movimenti di danza sono un mezzo relativamente sicuro per connettersi con gli altri mentre si impara un comportamento socialmente accettabile. La danzaterapia crea le condizioni per l'interazione creativa, ti consente di superare le barriere che sorgono durante la comunicazione verbale.
4. Aiutare i membri del gruppo a entrare in contatto con i propri sentimenti collegando i sentimenti con i movimenti. Con l'atteggiamento creativo del cliente nei confronti dei movimenti della musica, la danza acquisisce espressività, che consente di rilasciare sentimenti repressi ed esplorare conflitti nascosti che possono essere fonte di stress mentale. Qui il concetto psicodinamico di "catarsi" si estende alla danza, poiché i suoi movimenti liberano sentimenti nascosti, e questo ha un significato correttivo diretto. I movimenti di danza non sono solo espressivi, ma hanno anche la capacità di rilasciare la tensione fisica, soprattutto se includono dondolio e stretching.
5. Creazione di un "anello magico". Le lezioni in gruppo prevedono il lavoro congiunto dei partecipanti, giochi ed esperimenti con gesti, posture, movimenti e altre forme di comunicazione non verbale. Tutto ciò nel suo insieme contribuisce all'acquisizione da parte dei partecipanti dell'esperienza di gruppo, tutte le cui componenti a livello inconscio formano un complesso stabile chiuso: l '"anello magico"

Insieme a quanto sopra, vengono risolti anche i seguenti compiti:
aumento dell'attività motoria; formazione comunicativa e organizzazione della comunicazione socioterapeutica;
ottenere materiale diagnostico per l'analisi degli stereotipi comportamentali del paziente e della sua conoscenza di sé;
l'emancipazione del paziente, la ricerca di autentiche modalità di sviluppo.

Esercizi speciali di danzaterapia sono il free swinging, movimenti che richiedono compostezza e controllo del corpo, alternando rilassamento e compostezza associati al ciclo respiratorio, muovendosi per la stanza in modo rigorosamente definito.

Nella prima fase, che richiede alcuni minuti, le sessioni di danzaterapia vengono solitamente utilizzate come riscaldamento per aiutare ogni partecipante a preparare il proprio corpo per il lavoro, proprio come un musicista accorda il suo strumento prima di un'esibizione. Gli esercizi di riscaldamento hanno aspetti fisici ("riscaldamento"), mentali (identificazione con i sentimenti) e sociali (stabilimento di contatti).

Una delle opzioni per iniziare le lezioni è eseguire movimenti spontanei in forma libera su un pot-pourri di melodie diverse. Qui ci sono esercizi che includono scuotere, allungare, dondolare, battere le mani, scuotere, che, partendo dalle mani, si estendono alle articolazioni del gomito, alle spalle e al torace. Questi esercizi vengono ripetuti fino a quando l'intero gruppo non si è riscaldato adeguatamente.
Nella seconda fase avviene lo sviluppo di un tema di gruppo. Ad esempio, si sta sviluppando il tema degli "incontri e separazioni". A livello di movimenti, parti separate del corpo possono "incontrarsi" e "separarsi". Mani e gomiti possono "incontrarsi" per "rompersi" immediatamente, oppure possono "incontrarsi" per "combattere" o per "abbracciarsi". L'interazione tra i membri del gruppo può essere facilitata dall'incontro dei palmi dell'uno con i gomiti dell'altro, ecc.

Nella fase finale della lezione, l'argomento viene sviluppato utilizzando l'intero spazio fornito al gruppo, variando la velocità dei movimenti e la loro sequenza. Il leader determina la natura del movimento dei partecipanti o li ripete lui stesso.

Per l'analisi diagnostica dei movimenti e l'assistenza ai membri del gruppo nell'espansione del loro repertorio motorio, viene spesso utilizzato il "Sistema di analisi della forma dello sforzo" sviluppato da R. Loban.

R. Loban (1960) ha sviluppato un sistema per la descrizione dell'analisi e della diagnosi dei movimenti, noto come "Sistema degli sforzi", o "Forma degli sforzi", basato sull'uso di simboli speciali e progettato per descrivere gli aspetti dinamici e spaziali di movimenti.

Nel "Sistema di sforzo", secondo Loban, la dinamica dei movimenti è descritta da quattro parametri:
1. Spazio.
2. Forza.
3. Tempo.
4. Flusso.

Ogni parametro ha due poli: lo spazio, che può essere diretto e multifocale; forza: potente e leggera; tempo: veloce e regolare; il flusso è libero e limitato.

Ogni movimento può essere caratterizzato da una qualsiasi di queste dimensioni e le loro combinazioni costituiscono le otto forze fondamentali coinvolte nel movimento. Ad esempio, la forza d'impatto è veloce, potente e diretta, mentre la forza di pressione è regolare, potente e diretta. Utilizzando il sistema Loban è possibile analizzare i movimenti in un gruppo, il che consente di aiutare i membri del gruppo nello studio e nell'ampliamento del proprio repertorio motorio.

Il leader del gruppo può essere: un compagno di ballo, un manager (organizzatore), un catalizzatore per lo sviluppo della personalità dei partecipanti attraverso il movimento.

Crea un'atmosfera di calma e fiducia nel gruppo, consentendo ai partecipanti di esplorare se stessi e gli altri, e riflette e sviluppa anche i movimenti spontanei dei membri del gruppo.

Il leader del gruppo utilizza esercizi strutturati in un certo modo per favorire il rilassamento, una corretta respirazione, cambiare il corpo nello spazio e rafforzare l'autocontrollo.
La danzaterapia viene utilizzata per migliorare la condizione fisica, rilasciare emozioni, migliorare le capacità interpersonali, ricevere emozioni positive, espandere la consapevolezza di sé. La durata normale di una lezione è di 40-50 minuti. Le lezioni possono essere giornaliere, settimanali (per diversi mesi o anni).

A scopo preventivo, è possibile condurre maratone di ballo una tantum. La composizione quantitativa ottimale del gruppo è di 5-12 persone.

La questione della natura dell'accompagnamento musicale delle classi è discutibile. Alcuni leader preferiscono le registrazioni standard su nastro di musica popolare e (o) dance, altri - il loro accompagnamento musicale improvvisato (o dei loro assistenti). In tutti i casi si sottolinea che il significato culturale individuale della musica offerta al cliente non deve sovrapporsi al significato e al piacere della propria attività fisica, pertanto è meglio utilizzare melodie sconosciute al gruppo, volume sonoro moderato e fisiologicamente orientate ritmi che contribuiscono alla formazione di stati di coscienza di trance.

Può essere utilizzato come metodo correttivo ausiliario o principale in gruppi di bambini e adolescenti, in condizioni di sanatorio-resort, nella correzione della disgamia nelle coppie sposate, per l'allenamento socio-psicologico e motorio di persone con disabilità uditive e visive, oppure nel periodo riabilitativo (dopo cardiochirurgia, fratture agli arti, ecc.).

La danzaterapia per bambini è che il bambino può esprimere le sue emozioni attraverso la danza, mostrare il suo umore, i suoi sentimenti. Innanzitutto, la danzaterapia favorisce lo sviluppo muscolare, consentendo al bambino di utilizzare l'energia, che semplicemente ha in abbondanza. I movimenti sulla musica non solo hanno un effetto correttivo sullo sviluppo fisico, ma creano anche una base favorevole per il miglioramento di funzioni mentali come il pensiero, la memoria, l'attenzione, la percezione.

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danzaterapia

La danzaterapia è un tipo di psicoterapia che utilizza il movimento per sviluppare la vita sociale, cognitiva, emotiva e fisica di una persona. La danzaterapia è - è una nuova forma di trattamento per un'ampia gamma di malattie. Il trattamento si svolge sul principio che il corpo e la mente sono interconnessi e attraverso il movimento del corpo si possono curare le aree più sottili della psiche.Gli insegnanti lavorano con bambini che hanno vari problemi emotivi, disabilità intellettive e malattie gravi. Lavorano con bambini di tutte le età in terapia di gruppo e individuale. Alcuni fanno anche ricerche. I danzaterapeuti cercano di aiutare i bambini a sviluppare abilità sociali, un'immagine positiva e stabilità emotiva. Ovviamente, la danza come metodo di cura appartiene al campo della terapia orientata al corpo, così come la psicologia, la terapia fisica, l'arteterapia e la medicina psicosomatica. La danza è stata a lungo utilizzata come strumento terapeutico. Le origini della danza movimento terapia risalgono a civiltà antiche in cui la danza era un aspetto importante della vita. Forse le persone hanno iniziato a ballare e usare il movimento del corpo come mezzo di comunicazione prima dell'emergere del linguaggio. Gli esperti dimostrano che anche i guaritori popolari nelle tribù indiane usavano la danza come una sorta di arte curativa.In Cina, alcuni movimenti, come il Tai Chi, sono stati aggiunti alle cure mediche. Già nell'Inghilterra del 19° secolo, i medici erano consapevoli dell'influenza del movimento per curare malattie sia fisiche che mentali. Una varietà di teorie sulla danzaterapia sono state sviluppate nel Regno Unito, influenzate da coreografi americani contemporanei come Martha Graham e Doris Humphrey. La danzaterapia è emersa come professione negli anni '40. Novecento grazie all'opera di Marion Chase. Ha iniziato a insegnare danza dopo aver terminato la sua carriera con la Denishawn Company nel 1930. Ha notato nelle sue classi che alcuni studenti erano più interessati ai sentimenti espressi nella danza e avevano scarso interesse per la tecnica effettiva della danza. E poi ha permesso loro di fare riferimento alla libertà di movimento, non alla meccanica della danza. Presto i medici locali iniziarono a mandarle i loro pazienti. Si trattava di bambini con comportamento antisociale, adulti con problemi di movimento e pazienti psichiatrici. È stata la prima danzaterapeuta a lavorare nel servizio pubblico. Chase ha lavorato con pazienti che avevano problemi emotivi e ha cercato di aiutarli a riconnettersi con gli altri attraverso la danza.

La danzaterapia con i bambini in età prescolare è un processo molto complesso e dispendioso in termini di tempo. L'obiettivo è sviluppare le capacità creative dei bambini attraverso l'arte della danza. I compiti principali della danzaterapia con i bambini:

1. Non solo migliora lo stato fisico ed emotivo dei bambini, ma usa anche il loro corpo correttamente nella danza
2. Sviluppare abilità sociali attraverso l'interazione creativa
3. Allevia la tensione fisica, stabilisci il contatto con i tuoi sentimenti; collegare i sentimenti con i movimenti
4. Insegnare ai bambini a lavorare in gruppo
5. Aumenta l'attività motoria
6. Libera il bambino
7. Instillare l'amore per la danza
8. Sviluppare un ampio repertorio di balli e giochi di danza per bambini

Il ritmo nel sistema educativo introduce i metodi di insegnamento e il repertorio della danza per bambini. Durante l'infanzia, nella fase iniziale dell'istruzione, vengono poste molte abilità importanti, quindi lo sviluppo del bambino è in gran parte determinato dalla professionalità dell'insegnante. Il ritmo aiuta a sviluppare il ritmo, la capacità di ascoltare e comprendere la musica, coordinare i movimenti, sviluppare e allenare la forza muscolare del corpo e delle gambe, la plasticità delle mani, la grazia e l'espressività. Il ritmo crea un carico fisico per il corpo del bambino, pari al carico di diversi sport. I ritmi di movimento utilizzati nelle lezioni, che hanno superato una lunga selezione, hanno sicuramente un effetto positivo sulla salute dei bambini. In tali classi in tenera età si forma una postura, uno scheletro muscolare, lo sviluppo di dati fisici e naturali in tenera età aiuta, come uno scultore, a modellare un corpo unico da un materiale semplice. Nell'insegnamento ai bambini piccoli è necessario aggiungere un inizio giocoso, per fare in modo che il gioco sia la componente principale della lezione, che dovrebbe nascere sulla base del gioco, diventi il ​​​​suo significato e la sua continuazione. Giochi di danza opportunamente selezionati e organizzati durante il processo di apprendimento formano la capacità di lavorare, suscitare interesse per la lezione, lavorare. Pertanto, è importante che l'insegnante sia attento alla selezione del repertorio per gli studenti in età di scuola primaria, lo aggiorni costantemente, apportando alcuni aggiustamenti tenendo conto del tempo e delle caratteristiche dei bambini insegnati, per imparare da solo, creare composizioni e spettacoli di danza, tenendo conto dell'età, delle capacità psicologiche e fisiologiche dei bambini.

I metodi di insegnamento del ritmo sono strettamente correlati all'attività fisica costante e richiedono una perfetta capacità esecutiva da parte del coreografo durante la dimostrazione del repertorio di danza. Di per sé, l'attività fisica deve necessariamente essere combinata con la creatività, lo sviluppo della memoria e l'espressione emotiva. L'insegnante-coreografo dovrebbe instillare nei bambini il desiderio di autoespressione creativa, padronanza competente delle emozioni e comprensione della bellezza. È necessario "svegliare" nei bambini un interesse per l'apprendimento e l'acquisizione di nuove conoscenze, per fissare obiettivi chiari per la comprensione dei bambini. Il coreografo deve creare le condizioni per un processo creativo amichevole e mirato, in cui sia l'insegnante che il bambino lavorano allo stesso modo. A questo proposito, il lavoro di produzione individuale porta un grande successo. I bambini lo adorano, trattano i preparativi con grande interesse, si comportano meglio alle prove che alle lezioni, si lasciano coinvolgere nel processo lavorativo, fantasticano, lavorano con grande entusiasmo e dedizione. Nel processo di preparazione per la produzione, l'insegnante deve formare compostezza, attività creativa e abilità artistica, che sono necessarie in futuro dai futuri artisti. Devono essere in grado di trasformarsi e possedere le più alte capacità di recitazione. Insegnanti-coreografi che provano in modo brillante e convincente ottengono risultati molto positivi, i loro studenti si distinguono per abilità artistica, espressività nell'esecuzione di elementi di danza complessi. Quando si compongono composizioni di danza per bambini, è necessario impegnarsi per l'accessibilità del linguaggio coreografico. I movimenti dovrebbero essere semplici e allo stesso tempo interessanti. Non dovresti lasciarti trasportare dall'abbondanza di varie figure ritmiche, ricostruzioni, difficoltà tecniche: l'inaccessibilità estingue il desiderio di studio del bambino. Se sente, comprende la composizione della danza, non si tirerà indietro dalle difficoltà e lavorerà sodo. Il futuro specialista deve selezionare abilmente i movimenti di danza, combinandoli in combinazioni interessanti e costruire schizzi coreografici. La tecnica del lavoro di studio preliminare è utile nel lavoro con i bambini proprio quando si mettono in scena balli di trama e programmi liberi. Il fattore più importante nel lavoro nella fase iniziale della formazione è l'uso di un minimo di elementi di danza con la massima possibilità delle loro combinazioni. Lo studio a lungo termine, la ripetizione di un piccolo numero di movimenti consentono di assimilarlo qualitativamente, l'elaborazione è una solida base di conoscenza. Una diversa combinazione di movimenti di danza apre novità e sviluppa l'immaginazione creativa dei bambini. I passi di danza vengono insegnati attraverso dimostrazioni pratiche e spiegazioni verbali. Ci deve essere un chiaro equilibrio tra i due metodi. Una dettagliata spiegazione verbale porta a una perdita dell'attenzione degli studenti, una perdita di interesse per le classi. Impossibile limitarsi alla sola dimostrazione pratica, in questo caso il materiale viene percepito in modo imitativo e inconscio. Come sapete, le capacità motorie umane si formano e si sviluppano fin dai primi giorni di vita: un bambino impara a camminare, correre, saltare, ecc. Qualsiasi movimento è un riflesso e ci vuole tempo per padroneggiarlo. La formazione coreografica è un lungo processo di sviluppo di un gran numero di abilità musicali e motorie sempre più complesse. I futuri insegnanti dovrebbero ricordare che l'insegnamento delle abilità motorie dovrebbe essere sempre accompagnato da uno specifico stato d'animo emotivo, è impossibile insegnare solo i movimenti, è necessario rivelare l'espressività emotiva degli studenti. Nelle prime fasi della formazione, l'insegnante introduce i bambini ai concetti elementari: la natura della musica, il tempo, il ritmo, l'indicazione del tempo, l'espressività emotiva. C'è una conoscenza delle abilità recitative attraverso compiti di gioco per il trasferimento di stati emotivi. L'improvvisazione dovrebbe essere usata in classe. La creatività improvvisativa dei bambini non nasce da sola, si basa sulla percezione della musica, sull'orecchio musicale e sull'immaginazione del bambino, sulla capacità di cambiare, creare qualcosa di nuovo basato sull'esperienza esistente. I bambini improvvisano movimenti espressivi e visivi nella natura della musica che ascoltano ed eseguono, ritmizzano, partecipano a giochi - improvvisazioni basate su racconti popolari russi e fiabe di altri popoli. I compiti creativi di natura improvvisativa comprendono anche la scelta autonoma dei nomi più appropriati per la musica che si sta ascoltando. I movimenti della musica aiutano a sentire meglio il carattere generale dell'opera, il ritmo dell'esecuzione. Applicando i loro movimenti nel processo di percezione della musica, i bambini realizzano il loro desiderio involontario di accompagnamento motorio della musica. Ai bambini piace molto l'improvvisazione, amano fermarsi in certe pose, girare su se stessi, ballare in coppia. Anche in modo giocoso, puoi far conoscere agli studenti l'anatomia: parti del corpo - articolazioni e muscoli. Questa conoscenza aiuterà i bambini ad apprendere gli elementi della danza in modo più consapevole ed evitare possibili lesioni. Così, nella formazione degli insegnanti-coreografi di ballo da sala sportivo, un posto importante è dato alla materia "Ritmo", che pone le basi creative e professionali, insegna ad organizzare, pianificare le attività concertistiche e produttive della squadra, essere il dirigere e attuare i compiti di educare la cultura spirituale e morale delle moderne generazioni più giovani.

La danzaterapia per bambini è che il bambino può esprimere le sue emozioni attraverso la danza, mostrare il suo umore, i suoi sentimenti. Innanzitutto, la danzaterapia favorisce lo sviluppo muscolare, consentendo al bambino di utilizzare l'energia, che semplicemente ha in abbondanza. I movimenti sulla musica non solo hanno un effetto correttivo sullo sviluppo fisico, ma creano anche una base favorevole per il miglioramento di funzioni mentali come il pensiero, la memoria, l'attenzione, la percezione. Inoltre, la danza contribuisce allo sviluppo del gusto estetico nel bambino e al desiderio di bellezza. Lo rivela la stessa serie di danze e gli abiti scelti per il ballo più bello. Inoltre, il bambino sviluppa un orecchio per la musica, che ti consente di entrare a tempo con la musica. L'inizio organizzativo della musica, la sua struttura ritmica, la colorazione dinamica, i cambiamenti di tempo causano una concentrazione costante dell'attenzione, la memorizzazione delle condizioni per l'esecuzione degli esercizi e una rapida reazione al cambiamento delle frasi musicali. La danza può migliorare le funzioni psicodinamiche di un bambino. Infatti, i movimenti ritmici rafforzano diversi gruppi muscolari e migliorano la funzione articolare, oltre a influenzare capacità come velocità, precisione e sincronizzazione dei movimenti. È logico dare la preferenza ai metodi motori all'inizio del processo correttivo, creando così un prerequisito di base per la piena partecipazione dei processi mentali alla padronanza della lettura, della scrittura e della conoscenza matematica. Ciò dimostra la necessità di speciali lezioni di ballo. Le lezioni in uno studio di danza contribuiscono al fatto che il bambino e i genitori hanno un terreno comune e le famiglie ne hanno pochissime nel mondo moderno. Pertanto, i genitori dovrebbero motivare l'interesse del figlio per la danza, con il loro interesse, orgoglio per tutte le sue piccole vittorie, soprattutto per se stesso. Il bambino sarà molto meno malato di raffreddore, imparerà a trattenersi con orgoglio. Tutto ciò in un complesso consente al bambino di diventare una personalità a tutti gli effetti, sana moralmente e fisicamente.

Per una persona, la creatività è uno dei modi per penetrare nel proprio mondo interiore e conoscere se stessi. Fa appello agli aspetti più luminosi e sinceri della nostra anima. Quando scriviamo, disegniamo, balliamo o ci esprimiamo in altre forme d'arte, ci permette di rilassarci, aprirci e almeno per un po' di essere in armonia con noi stessi. La creatività è un metodo efficace per la guarigione della psiche, che oggi è ampiamente utilizzato nella psicologia pratica chiamata arteterapia.

L'arteterapia ha una capacità unica di portare in superficie tutto ciò che è nascosto, nascosto, inconscio.

L'arteterapia permette alle persone di vedere nel loro lavoro un riflesso della loro vera natura e di capire chi sono veramente. Contribuisce alla "svolta" di paure, complessi, morsetti, estraendoli dal subconscio alla coscienza. Il principio fondamentale dell'arteterapia afferma che la creatività è di per sé curativa. Siamo già guariti dal fatto della creazione, dal fatto che creiamo e facciamo qualcosa. E non dobbiamo comprendere tutti i principi ei meccanismi di un metodo particolare.

Le attività creative dell'"emisfero destro" sono una sorta di chiave per le esperienze autentiche e per i processi inconsci profondi.

L'arteterapia non ha controindicazioni. Come metodo di assistenza psicologica, l'arteterapia esiste da molto tempo. Tra le sue numerose tipologie spicca la danzaterapia.

La danzaterapia è un metodo psicoterapeutico basato sull'espressione creativa di sé e finalizzato alla guarigione della psiche, alla conoscenza di sé e all'autorealizzazione. Auto-realizzazione (dal lat. actualis - reale, reale; espressione di sé) - il desiderio di una persona per l'identificazione e lo sviluppo più completi delle sue capacità personali.

La danza è uno dei modi più antichi che le persone usano per esprimere i propri sentimenti ed emozioni. I movimenti di danza sono una sorta di mezzo di comunicazione. La danza è un linguaggio vivo, il cui portatore è una persona. Pensieri e sentimenti sono trasmessi attraverso le immagini. Tuttavia, la musica non è una componente obbligatoria. Le origini della danzaterapia si trovano nelle antiche civiltà. La danza è stata usata per comunicare da prima che esistessero le lingue.

Come funziona in termini di scienza?

Wilhelm Reich, fondatore della terapia orientata al corpo. Ha detto che se le emozioni (rabbia, risentimento, gioia, paura, ecc.) non trovano sfogo per molto tempo, si accumulano, formando una sorta di “guscio” muscolare. Qualsiasi esperienza di una persona, sia positiva che negativa, si esprime nella tensione di qualsiasi gruppo muscolare. Esiste una teoria bioenergetica di una forte connessione tra esperienze emotive e tensione muscolare. La danzaterapia aiuta ad alleviare questa tensione.

L'essenza principale della danzaterapia è che tutti i traumi mentali di una persona gli impediscono di esprimere liberamente le sue emozioni. L'energia viene spesa per mantenere questo morsetto muscolare. Dopo aver reagito all'esterno, inizia a circolare liberamente in tutte le parti del corpo.

La danzaterapia moderna mira a ridurre la tensione muscolare. Aiuta ad aumentare la mobilità di una persona.

La danzaterapia di gruppo è la più efficace. Questa tecnica permette ai membri del gruppo di diventare più consapevoli del proprio corpo e delle possibilità di usarlo. Tale consapevolezza porta ad un miglioramento dello stato fisico ed emotivo dei partecipanti.

I danzaterapeuti combinano i campi della danza e della psicologia. Hanno una visione insolita dello sviluppo umano, che si basa sullo sviluppo di tutto il corpo e non solo sull'intelletto o sulle capacità motorie del corpo fisico.

In che modo la pazienza di ballo è diversa dalle lezioni di ballo?

Nella danzaterapia, siamo interessati a come si sente, si sente il movimento, non a come appare. Non può essere considerata una direzione di ballo. Questa è una branca della psicologia. Non ci sono forme di danza standard, quindi è accessibile a tutti. In questo caso, è possibile utilizzare un'ampia varietà di tipi di danza. Questo metodo non richiede formazione, abilità e talenti speciali. A volte possono anche mettersi in mezzo, poiché stabiliscono gli standard. Pertanto, se una persona è stata o è precedentemente impegnata nella danza, gli viene offerto di "dimenticare" tutto ciò che sa per un po', di astrarre dalle sue abilità. La spontaneità è importante qui, perché ti permette di esprimerti, capire i tuoi sentimenti, imparare a fidarti e agire in completa libertà. Durante la danzaterapia, è molto importante smettere di giudicare e criticare se stessi e le proprie capacità.

In questo caso, la danza non è fine a se stessa, ma solo un mezzo che ti permette di guardare nel tuo mondo interiore. Le lezioni non sono mirate al risultato, ma al processo, mentre nel corso di un addestramento speciale di danza, tutti gli sforzi sono volti a padroneggiare la tecnica. L'obiettivo della danzaterapia è aiutare le persone ad imparare ad esprimere le proprie emozioni. E i movimenti hanno solo un significato ausiliario e servono a comprendere le esperienze, il risultato di cui sono diventati.

Ad esempio, una persona che ha sempre fretta può avere inconsciamente paura di rallentare per non provare un'emozione disturbante. Una persona che limita inconsciamente i suoi movimenti nello spazio può avere una serie di autolimitazioni restrittive nella sua vita, non consce, ma che causano disagio. La tenuta interna è sempre espressa nella rigidità dei movimenti.

C'è una sperimentazione costante nella danzaterapia, non c'è giusto e sbagliato, bello o brutto. Tutto ha valore, qualunque cosa accada. Ogni membro del gruppo si esprime come può e come vuole. Prima potrà rilassarsi, aprirsi, smettere di preoccuparsi delle opinioni degli altri, prima sentirà che ciò che crea è davvero unico, bello e prezioso.

Il corpo come strumento

Nel mondo moderno, trattiamo il corpo come una cosa, senza provare alcuna gratitudine o rispetto per esso. Abbiamo imparato a controllare il corpo, a dargli determinate forme e forme, a trattenerlo e pensiamo che rimarrà senza risposta. Nello sport ad alte prestazioni (compresa la pole dance), l'atteggiamento verso il corpo è consumistico. Lo tormentiamo costantemente, sopportiamo il dolore, prendiamo in giro noi stessi fanaticamente per ottenere un risultato. E cosa ci ottiene in cambio? Ne siamo addirittura orgogliosi, elevandoci al rango di grandi martiri dello sport: “Guarda, mi fa molto male, ma mi alleno ancora, sto male, ma mi esibisco! Che bravo ragazzo sono! Ma non capiamo fino a un certo momento che non ci sono vincitori nella lotta contro il nostro stesso corpo! Dichiarando guerra al corpo, dichiariamo guerra a noi stessi.. Alla nostra “casa” paziente, alla nostra “nave”, che abbiamo per tutto il viaggio chiamato vita. Chiediamo tutto il tempo, gli diciamo: "Dammi!" E molto raramente diciamo: "Prendilo". Tutto questo può diventare un argomento per una discussione separata.

La danzaterapia percepisce il corpo come un processo di sviluppo: invita a una conversazione, gli dà l'opportunità di parlare ed essere ascoltato.

Perché scegliamo la danzaterapia?

La maggior parte delle volte le persone vengono alla danzaterapia perché non sentono il loro corpo. La perdita di contatto con il corpo si verifica quando una persona:

• cerca l'approvazione e l'amore dei suoi genitori (mentre sviluppa un sistema "deve-non dovrebbe");
• cerca di evitare o eludere la punizione (sviluppando morsetti di base, blocchi nel corpo e nei suoi movimenti);
• impara a sopravvivere nel mondo che lo circonda (sviluppando così vari gradi di spersonalizzazione - rifiuto, rifiuto di parti significative della sua personalità).

L'essenza del processo di danzaterapia è ripristinare la sensazione e la consapevolezza.Come altre terapie artistiche creative, la danzaterapia pone grande enfasi sul processo creativo, la meraviglia di incontrare direttamente l'inconscio. I danzaterapeuti disegnano nello spazio e lavorano con la musica del ritmo interiore del corpo.

Aiuta a rendere visibile l'invisibile, l'oscuro chiaro. È un ballo comune che facciamo insieme, ed è un ballo unico che ognuno deve fare per se stesso. I nostri corpi riflettono il nostro rapporto con la vita.

Un palo può essere utilizzato come strumento di danzaterapia?

Conosco casi in cui la pole dance ha davvero tirato fuori le persone da molti anni di depressione pigra e sin dalla prima lezione ha restituito loro la gioia di vivere. Ciò significa che l'arte del pilone può essere utilizzata in un modo insolito per noi, come un nuovo mezzo di danzaterapia. Con il giusto approccio, questa può essere una tendenza molto interessante nella pole dance. Gli obiettivi degli sport professionistici, come la perfetta padronanza degli elementi tecnici e lo sviluppo delle qualità motorie, non dovrebbero essere qui perseguiti. Questa direzione è più adatta per le persone che non sono associate alla pole dance e ad altri balli. Come accennato in precedenza, i professionisti possono essere seriamente ostacolati dalla loro esperienza.

La nostra attenzione dovrebbe essere focalizzata sul nostro stesso corpo. Non sono la sua forma e i suoi parametri che sono impliciti, ma le sue sensazioni, desideri e bisogni. Con l'aiuto di un traliccio si può acquisire la capacità di ascoltare e capire se stessi. Per le ragazze, la terapia della pole dance è adatta come mezzo per sviluppare la femminilità.

Nella pole dance terapia, come in altri tipi di arteterapia, la cosa più importante è il processo stesso, che dovrebbe essere guidato da un danzaterapeuta qualificato. Per ottenere tale specialità, è necessario avere un'istruzione psicologica o medica superiore, o un'educazione pedagogica con riqualificazione in psicologia / psicoterapia, nonché esperienza di danza e movimento. In questo caso, è necessaria esperienza nella pole dance. Per la danzaterapia, per ovvi motivi, la conoscenza della psicologia è una priorità, non la coreografia o lo sport.

L'arte del pilon dà un'impareggiabile sensazione di volo, altezza, libertà di movimento e aiuta anche ad acquisire morbidezza e morbidezza. Inoltre, il pilone può essere considerato un fulcro. Con l'aiuto della pole dance, puoi scoprire non solo le possibilità illimitate del tuo corpo, ma anche dare guarigione alla tua anima, liberandoti dallo stress quotidiano cittadino, dai complessi e dalle morse.

Impara ad ascoltare e rispettare il tuo corpo. Buon allenamento 🙂

La danza, in quanto tale, è andata oltre i soliti limiti e ha trovato nuova vita nella seconda metà del XX secolo come elemento di psicoterapia.

La Dance Movement Therapy (DMT) si è diffusa in molti luoghi su questo pianeta, poiché utilizza un linguaggio universale del movimento a contatto con vari concetti psicologici.

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Anteprima:

Danza Movimento Terapia

Stupnikova Svetlana Aleksandrovna,

docente nella classe delle discipline coreografiche

MBOUDO "Scuola d'arte Fedorov"

GP Fedorovskiy, distretto di Surgut, Khanty-Mansiysk Autonomous Okrug-Yugra

Terapia con danza e movimento

Cos'è per te la danza?

La capacità di mantenersi in buona forma fisica? Buona postura? Buon umore? Nuove conoscenze? O forse una ricerca per te stesso? Incontrarsi con te stesso, con il tuo corpo?

Tradizionalmente, una persona è trattenuta nella manifestazione delle sue emozioni e la danza aiuta a essere liberata, a mostrare sensualità. Con l'aiuto della musica e dei movimenti, una persona ha l'opportunità di sentire il proprio corpo e imparare a goderselo. Nella danza, una persona incontra il suo vero sé.

La danza, in quanto tale, è andata oltre i soliti limiti e ha trovato nuova vita nella seconda metà del XX secolo come elemento di psicoterapia.

La Dance Movement Therapy (DMT) si è diffusa in molti luoghi su questo pianeta, poiché utilizza un linguaggio universale del movimento a contatto con vari concetti psicologici.

La danza è un atto unico, l'improvvisazione. Nei movimenti spontanei, l'inconscio di una persona assume una forma visibile. La danza ci aiuta a recitare i ruoli che ci poniamo nella vita e a iniziare a relazionarci con la situazione in modo realistico. La danza movimento terapia aiuta a sentire e comprendere la causa di sintomi, dolori di vario genere.

Wilhelm Reich, il fondatore della terapia corporea, credeva che tutte le esperienze emotive che una persona non esprime per settimane, mesi, anni non scompaiono da nessuna parte, ma "si bloccano" nei muscoli sotto forma di blocchi muscolari. Corpo e psiche hanno una costante influenza reciproca l'uno sull'altro. La Danza Movimento Terapia esplora le reazioni del corpo e le sue azioni e aiuta a ritrovare quell'integrità interiore che è andata perduta a causa dell'incoerenza di sentimenti e azioni.

L'improvvisazione di danza è il ripristino di un certo dialogo con se stessi, con il proprio corpo. Questa è un'esplorazione di te stesso. È un modo per esprimere emozioni e persino ricordi.

La terapia del movimento di danza è un'opportunità per mantenere accesa la fiamma della tua vita e illuminare la vita dei tuoi cari.

danza movimento terapia(TDT) - direzionepsicoterapia , in cui danza e traffico utilizzato come processo che promuove l'integrazione emotiva e fisica dell'individuo

Storia dello sviluppo del TDT

Il passaggio della danza in una modalità terapeutica è il più delle volte associato al nome di un insegnante di danza e ballerino americano.Marion Chase . Ha notato nelle sue classi i cambiamenti di personalità degli studenti che erano più interessati all'espressione dei sentimenti nella danza che alla tecnica di danza stessa. E poi Chase iniziò a dedicarsi maggiormente alla libertà di movimento, scoprendo così i benefici psicologici che la danza offriva. All'inizio ha lavorato con bambini e adolescenti nel suo studio e in scuole speciali. Quindi il suo lavoro fece impressione su psicologi e psichiatri e iniziarono a mandarle pazienti.

Nel 1946 Chase fu invitato a provare i suoi metodi con pazienti psichiatrici ricoverati in ospedale.all'ospedale Sant'Elisabetta (Washington DC). Questa data è considerata il compleanno della danza movimento terapia. Chase ha lavorato con regressivi, non parlanti epsicotico malato. I pazienti considerati senza speranza sono stati in grado di impegnarsi nell'interazione di gruppo nelle sessioni di danzaterapia e hanno imparato ad esprimere i propri sentimenti, il che ha permesso loro di passare a tipi verbali più tradizionali di psicoterapia. Grazie a ciò, l'opera di M. Chase ha ricevuto riconoscimenti nazionali.

Nel 1966, ilAssociazione americana di psicoterapia della danza (ADTA) , e questa data è considerata l'inizio dello sviluppo del TDT come disciplina indipendente.

In Russia, la terapia del movimento di danza è apparsa negli anni '90 e inizialmente si è sviluppata come un tipo di gruppo di crescita personale per gli adulti e di sviluppo creativo per i bambini. Alla fine del 1995 l'aAssociazione Danza Movimento Terapia , che è attivamente sostenuto dall'American Dance Therapy Association (ADTA),Associazione Europea TDT e Associazione Internazionale di Terapia dell'Espressione Creativa (IEATA) .

Descrizione del metodo

Nel loro lavoro, i terapisti del movimento di danza fanno affidamento su un certo numero di i principi :

1. corpo e psiche sono inseparabili e hanno una reciproca influenza reciproca costante.
2. La danza è una comunicazione che avviene su tre livelli: con se stessi, con le altre persone e con il mondo.
3. Triade pensieri - i sensi - comportamento - un insieme unico e le modifiche in un aspetto comportano modifiche negli altri due (principio di integrità).
4. Il corpo è percepito come un processo e non come un oggetto, un oggetto o un soggetto.
5. Appello alle risorse creative dell'uomo come fonte inesauribile di vitalità ed energia creativa.

Obiettivi

1. Ampliare la portata della consapevolezza del proprio corpo, delle sue caratteristiche e capacità.
2. Sviluppare una profonda fiducia in se stessi e autostima sviluppando un'immagine corporea più positiva.
3. Migliorare le abilità sociali nello spazio sicuro della relazione terapeutica.
4. Integrazione dell'esperienza interna: stabilire una connessione tra sentimenti, pensieri e movimento.
5. Creare una profonda esperienza di gruppo.

Tipi di danza movimento terapia

Nella danzaterapia si possono distinguere tre gruppi di approcci:

1. La danzaterapia clinica è una forma aggiuntiva di terapia utilizzata nelle cliniche insieme ai farmaci e può durare per diversi anni. È particolarmente efficace per i pazienti con disturbi del linguaggio e problemi di comunicazione interpersonale. La danzaterapia esiste in questa forma dagli anni '40.
2. Danzaterapia per persone con problemi psicologici (psicoterapia della danza) - focalizzata sulla risoluzione dei bisogni specifici dei clienti. Il lavoro può svolgersi sia in gruppo che in forme individuali e ci vuole parecchio tempo per raggiungere un risultato sostenibile. Molto spesso, questo approccio utilizza il modello psicodinamico della coscienza (psicoanalisi) o l'approccio della psicologia analitica di C. G. Jung.
3. La danza movimento terapia per lo sviluppo personale è per le persone che non soffrono di problemi ma vogliono qualcosa di più nella loro vita. In questo caso, la danza diventa un modo per riconoscere se stessi e le proprie particolari qualità individuali. Ti aiuta a scoprire le storie nascoste del corpo, ad espandere la tua comprensione di te stesso e a trovare nuovi modi per esprimerti e interagire con gli altri.

Questa divisione in gruppi è piuttosto arbitraria, ma riflette i requisiti per la formazione di un danzaterapista ei reali limiti dell'uso delle tecniche.

Il TDT si basa sempre sull'esperienza diretta, quindi le tecniche di danzaterapia possono essere utilizzate all'interno di diverse aree della psicoterapia:

• terapia della risposta emotiva;
• terapia psicoanalitica (profonda);
• scenario e gioco di ruolo terapia;
• esistenzialmente - umanistico terapia;
• terapia transpersonale.

Principi di base della danza movimento terapia.

Il miglioramento del movimento è il modo migliore per migliorare. Come mai? Ci sono i seguenti motivi:

1. Il sistema nervoso è occupato principalmente dal movimento.

2. La qualità del movimento è facilmente distinguibile.

3. L'esperienza del movimento è la più ricca.

4. La capacità di movimento è essenziale per l'autostima.

5. Qualsiasi attività muscolare è un movimento.

6. I movimenti riflettono lo stato del sistema nervoso.

7. Il movimento è la base della coscienza.

8. La respirazione è movimento.

9. La base dell'abitudine è il movimento.

Il compito principale danza-movimentoterapia - acquisire senso e consapevolezza del proprio "io". Le persone si rivolgono perché, essendo alienate dal corpo, non si sentono integrate. Nella cultura moderna, spesso trattiamo il corpo come una cosa, un oggetto. Nella danza-movimentoterapia, ti viene insegnato a trattare il corpo come un processo in evoluzione. E un'altra importante differenza tra la danza-movimentoterapia ei vari approcci al lavoro con il corpo è che qui il cliente stesso esplora se stesso, i suoi movimenti e si sviluppa lungo il proprio percorso. Questa terapia è più interessata a come si sente il movimento che a come appare.
Ha evidenziato Joan Smallwood, analista junghiana e danzaterapeuta, allieva di Mary Whitehouse e Trudy Shooptre componenti del processo terapeutico:

1. Consapevolezza (parti del corpo, respiro, sentimenti, immagini, doppi messaggi non verbali, quando c'è una dissonanza tra i messaggi verbali e non verbali di una persona).
2. Aumentare l'espressività dei movimenti (sviluppo della flessibilità, della spontaneità, della diversità degli elementi del movimento, compresi i fattori del tempo, dello spazio e della forza del movimento, determinazione dei confini del proprio movimento e della loro espansione).
3. Movimento autentico (improvvisazione spontanea, danza-motoria, proveniente da una sensazione interiore, comprendente l'esperienza di esperienze e sentimenti e che porta all'integrazione della personalità). Il movimento autentico attiva quelle parti della psiche che K. Jung ha descritto come parti dell'inconscio, grazie alle quali si aprono le emozioni inespresse che erano bloccate nel corpo.

Danza, psicoterapia e danza movimento terapia:

differenze e comunanza

Negli ultimi anni, tra i tanti hobby, ce n'è uno che non può che rallegrarsi: questa è la passione per la danza. Come se fosse arrivato il permesso di realizzare un vecchio sogno e un reale bisogno di molte persone - finalmente puoi, puoi ballare, non avendo una carriera professionale nell'arte o nello sport, puoi, solo perché lo vuoi.
E in generale, il nostro tempo è caratterizzato da un'esplosione di danze di massa, da un aumento del ruolo delle danze quotidiane nella struttura del culto di massa. La danza è diventata parte integrante della nostra vita. Lui è svago e sport, è divertimento e relax.

Sempre più spesso viene utilizzata anche la combinazione di parole -danza movimento terapia. Viene utilizzato in diversi modi: danzaterapia, danzaterapia, danzaterapia, ecc.

Ci sono diverse "comprensioni":

1. medico - Danzaterapia come forma di educazione fisica, ginnastica correttiva o modellamento. I professionisti della danza includono anche tecniche come le tecniche Pilates, Alexander e Feldenkrais o BMC (body-mind centering), che ci sono ancora poco conosciute.
2. nuova era - danza estatica, danza di meditazione, ecc. 3.psicologico- tecniche di danza nell'ambito di corsi di sviluppo personale o terapia individuale.

La probabilità di un effetto terapeutico della danza è molto alta, ma non è l'obiettivo. Unicitàpsicoterapia professionale del movimento-danzaè che si tratta di un processo consapevole, mirato e strutturato.

Come la danza e la danzaterapia "trattano"

Gli stessi meccanismi terapeutici nella danza e nella danzaterapia si intersecano naturalmente, ma non sono identici e in alcuni casi sono opposti. Due meccanismi terapeutici di base che esistono nella danza (e non solo nella danza) sono la sua capacità di essere espressione di vari sentimenti umani e cambiamenti nel carattere corporeo e motorio di una persona quando apprende nuovi movimenti.

risposta , la catarsi attraverso la riesperienza e la consapevolezza di momenti emotivamente significativi del passato è un meccanismo abbastanza comune (e naturalmente contestato) di terapia profonda e orientata al corpo. Nella pratica della danza, ci sono due implementazioni di questo meccanismo:

La danza come sfogo psico-emotivo;

La danza come espressione di sé creativa (simbolica e olistica).

Il primo metodo riflette maggiormente gli approcci ordinari e strettamente medici, ma, naturalmente, descrive adeguatamente i processi del funzionamento sociale standard della danza (discoteche, ecc.). Il secondo è più legato alla danza come arte e al suo potenziale di combinare processi fisici, emotivi, intellettuali e spirituali in un'unica azione.

Scarico psico-emotivoun metodo piuttosto semplice e costoso (in termini di cambiamenti profondi), di cui un tipico esempio in campo terapeutico sono le danze di trance. Attinge alla natura orgiastica della danza. espressione di se - l'area delle arti espressive - un processo esteso e piuttosto complesso che richiede "l'ingresso" nella materia e la sua padronanza. Questo può essere un lavoro con un'immagine specifica nella danza, che ha un significato emotivo speciale per il ballerino.

Un altro meccanismo di base è riqualificazione . Se le violazioni sono causate da problemi e fasi di sviluppo saltate (dissociate) in passato o un'interruzione dello sviluppo nel presente, la riqualificazione è un meccanismo adeguato per ripristinare la continuità e l'integrità dello sviluppo. Può agire come:

a) ricostruzione e trasformazione dei pattern disfunzionali (lavoro con la postura, focalizzazione dell'attenzione nel movimento, ecc.);

b) ottenere una nuova esperienza(ad esempio, lo sviluppo di nuove qualità di movimento). Naturalmente, questa divisione è condizionata e, in un processo reale, i meccanismi si sovrappongono e si supportano a vicenda. Tuttavia, ha senso conoscere, isolare e utilizzare questi meccanismi nel processo reale: creativo, educativo o terapeutico.

Va anche tenuto conto del fatto che le direzioni e gli stili di danza specifici presentano un certo insieme di qualità che sono loro specifiche. Pertanto, "non tutti i balli sono ugualmente utili", anzi, sono "utili" in modi diversi. E ogni direzione ha il suo "rovescio" - ciò che esattamente questa direzione di danza non può insegnare, così come un insieme di qualità che devono essere "rifiutate" affinché la danza corrisponda allo stile.

Molti danzaterapeuti combinano un approccio terapeutico e una certa direzione della danza (ad esempio, flamenco o danza del ventre), ma molto più spesso in TDT si utilizza lo stile della danza moderna o contemporanea, poiché queste direzioni sono associate a un personale, autoriale , dichiarazione profondamente individuale nella danza.

Danza e Danzaterapia: Confini

La differenza fondamentale tra la terapia e la maggior parte degli stili di danza risiede nell'assenza di un risultato predeterminato: un'immagine, uno stile, un vocabolario del movimento. Quindi anche nell'improvvisazione di danza, le leggi della composizione (o la loro violazione) sono importanti e, nel contesto di una sessione di danzaterapia, non possiamo prestare attenzione a questo. Per la danzaterapia, è più importante COSA prova una persona quando si muove. Il modo in cui appare è più un valore diagnostico.

La seconda differenza è la presenza di un danzaterapeuta, ad es. una persona che ha un'educazione speciale (non puramente danzante, e non solo psicoterapeutica). Allo stato attuale dello sviluppo, anche la presenza dell'esperienza coreografica e dell'educazione psicologica non può che essere un punto di partenza nello sviluppo di un danzaterapeuta. Una delle illusioni è che la Dance Therapy sia un tipo di lavoro psicologico "facile". In realtà, questa è una visione superficiale che può portare solo a risultati superficiali e volgarità.

Una certa conoscenza della psicologia e della danza, nella migliore delle ipotesi, può portare a quella che viene chiamata "danza creativa", cioè danza creativa. È un processo di sviluppo creativo attraverso la danza e il movimento, non direttamente correlato all'apprendimento di abilità di danza. La danza creativa può far parte della danzaterapia, ma il contesto della danzaterapia è più ampio.

La terza differenza è il rapporto tra modalità verbale e danza. La danzaterapia è sempre associata all'instaurazione, all'approfondimento di connessioni nel sistema della “coscienza corporea” e, quindi, si riferisce a linguaggi diversi: sia ai “linguaggi” del corpo, delle sensazioni, dei sentimenti, che ai linguaggi verbali e simbolici. In linea di principio, il rapporto tra queste due modalità può essere diverso, ma il processo “terapeutico” dipende in gran parte dalla creazione di un contesto adeguato, dalla possibilità di comprendere e integrare l'esperienza.

Il contesto stesso della danzaterapia, il suo posizionamento, è un'altra differenza. In altre parole, le persone possono venire ai corsi di danza con richieste "terapeutiche" non troppo consapevoli e soddisfarle, ma questi compiti a volte sono più facili da risolvere direttamente, attraverso la danzaterapia. È possibile che questa discrepanza tra obiettivi inconsci e pratiche tecniche di danza porti all'effetto opposto: il rifiuto della danza stessa; come spesso accade nell'infanzia, quando il bisogno naturale di movimento è troppo strutturato, adeguato a standard estranei, quando la danza diventa solo una tecnica e la sua capacità di affrontare l'integrità e lo sviluppo dell'integrità dell'essere umano viene dimenticata. E quando questo viene dimenticato, la danza rimane un sogno irrealizzato e persino spaventoso.

Danzaterapia e psicoterapia: posizione

Ci sono idee diverse sul posto della terapia del movimento di danza nel mondo ricco e variegato della psicoterapia moderna. Alcuni la considerano parte dell'arteterapia, intendendo "arte" come arte nel senso più ampio del termine. Ma poi abbiamo termini per psicodramma, musicoterapia, danzaterapia, ma non è rimasto alcun termine speciale per riferirsi direttamente ad "arteterapia", dove "arte" è arte.

La danzaterapia è fermadirezione separatache richiede una formazione e un'educazione specifica, anche se nel vero processo terapeutico le tecniche di danzaterapia, l'approccio corporeo e gli eventuali ambiti dell'arteterapia espressiva si coniugano perfettamente e si completano a vicenda. Una delle tendenze moderne nello sviluppo della psicoterapia è proprio lo sviluppo di un approccio polimodale. E i confini di cui ho parlato devono essere marcati solo perché l'unità di questi approcci non diventi una confusione indiscriminata.

Le tecniche di danzaterapia possono essere utilizzate all'interno di diverse aree della psicoterapia, poiché non sono espressione di una certa visione della natura della coscienza umana, ma creano piuttosto la possibilità di accesso a varie strutture e strati del sistema di coscienza corporea e alla loro integrazione .

"Quindi che tipo di ballo ho bisogno di ballare perché sia ​​terapia?" - me l'hanno chiesto in un talk show. La domanda in sé è interessante. Riflette la tipica "mitologia" (secondo R. Barth) della società moderna, quando la terapia è la procedura per prendere la "pillola giusta". Questa "mitologia" non può affrontare il vero processo della danza: viva, ambigua, che si svolge nel tempo. Un processo in cui soggetto e oggetto, autore e opera, processo e risultato, vita e vita sono Uno. Un processo in cui l'attenzione si sposta dal risultato e dall'obiettivo aqualità della vitaquesto momento particolare, e, quindi, tutta la vita, che consiste di “questi momenti”.