Dio Freyr nella mitologia scandinava. Il mondo della mitologia scandinava - racconti degli dei - Freyr

05.12.2023

Libri

Gli dei supremi degli indoeuropei, J. Dumezil, Georges Dumezil, un ricercatore francese di miti, un filologo comparativo che ha lavorato sulla mitologia comparata, in questo libro riassume i suoi molti anni di ricerca in questo settore. Nel libro… Editore: Libro su richiesta, Produttore: Prenota su richiesta,
Gli dei supremi degli indoeuropei, J. Dumezil, Georges Dumezil, un ricercatore francese di miti, un filologo comparativo che ha lavorato sulla mitologia comparata, in questo libro riassume i suoi molti anni di ricerca in questo settore. Nel libro... Serie: Editore: YOYOMedia,

God Frey è uno della triade dei sovrani supremi di Asgard insieme a Thor e Odino. È l'unico del trio a non essere in alcun modo associato alla guerra e al conflitto. Ma questo è relativo, perché presso gli antichi scandinavi ogni uomo era un guerriero, soprattutto in caso di pericolo. Frey era venerato come il dio della fertilità, dell'estate, del sole e della luce del sole. La sua descrizione è per molti aspetti vicina all'immagine dello slavo Semargl e del set egiziano. Ma Semargl e Seth sono i protettori del Sole, e Frey è la sua incarnazione, personificazione.
Frey era il custode di molti manufatti eccezionali. In particolare, possiede il cinghiale Gullinbursti (dall'antico norvegese - "setole dorate" o, secondo un'altra versione, "dai denti aguzzi"). Gullinbursti è stato creato dalla pelle di maiale grazie all'astuzia di Loki, che ha costretto i rappresentanti delle due più antiche dinastie di fabbri di Svartalfheim a sostenere il primato nella loro professione. Si ritiene che Gullinbursti sia secondo solo a Sleipnir in velocità. Frey può cavalcare Gullinbursti, ma più spesso gli cammina semplicemente accanto, il che sottolinea la loro relazione amichevole. Allo stesso tempo, il simbolo del dio Frey è un cinghiale o un cinghiale.

Un altro artefatto del dio Frey è Skidbladnir (traduzione letterale - "assemblato da tavolette"). Questa è una nave che, se necessario, può essere piegata fino a raggiungere dimensioni così ridotte da poter essere facilmente inserita in una tasca. Skidbladnir poteva ospitare l'intero esercito di Asgard (nello stato "aperto", ovviamente), e le sue vele erano sempre piene di vento favorevole. Inoltre, la straordinaria nave del dio Frey può viaggiare non solo via mare, ma anche via terra. Secondo una versione, Skidbladnir è stato creato per Frey dai maestri fabbri Ivaldi, secondo un'altra dallo stesso Dvalin, il signore degli elfi oscuri. Inizialmente, la nave avrebbe potuto appartenere a Loki, ma lui la diede a Frey per aver rubato i capelli di Sif, la moglie di Thor, su istigazione di Freya.
Il dio Frey ebbe un figlio di nome Fjelnir dalla gigantessa Gerd. Nella “Saga degli Yngling” (X secolo) si dice che Fjolnir segnò l'inizio della dinastia degli Yngling, i grandi sovrani del Nord. Pertanto, la popolazione della penisola scandinava (almeno le “classi dirigenti”) sono i discendenti diretti di Freyr dal clan Vanir. Sia lo stesso Freyr che suo figlio Fjelnir sono menzionati in molte cronache europee, in particolare negli “Atti dei danesi” di Saxo Grammar (anche se sotto nomi diversi).

Secondo i testi eddici, Odino nominò Frey sovrano a Uppsala, dove costruì il tempio più grande e iniziò a governare (secondo un'altra versione, non fu Frey a governare a Uppsala, ma suo padre, Njord). Uppsala è una delle città più antiche della Svezia; questa regione ha una storia antica e ricca (per molto tempo Uppsala è stata il centro religioso e successivamente educativo del paese).

Freyr (come personaggio storico) segnò l'inizio della cosiddetta "Pace di Frodi", un lungo periodo di tempo caratterizzato dalla completa assenza di guerre nella penisola scandinava. “La Saga degli Ynglings” racconta che il regno di re Freyr (alias, con ogni probabilità, Frodi) fu caratterizzato da ricchi raccolti e da un generale aumento del benessere della popolazione. Dopo la morte di Frey, il suo corpo fu sepolto segretamente (per qualche motivo non bruciato!) dai sacerdoti su una certa collina, che, secondo la leggenda, "regnò" oro, argento e ferro per tre anni.

Dio Freyr è un'immagine unica. Sostiene la pace, odia e disprezza la guerra, ma possiede un'arma dal potere eccezionale: la spada di luce. Tuttavia, come già accennato, dice addio alla spada per amore (probabilmente Gerd può fungere da personificazione della terra, quindi Frey è una personificazione del cielo, e questo mito descrive un matrimonio simbolico). Questa è probabilmente una delle storie eddiche più antiche, che solleva ancora molte domande.

Uno dei nomi più comuni di Freyr è Yngvi. Presumibilmente, è da lui che provengono i famosi nomi scandinavi (sia maschili che femminili): Ingvar, Ingeborga, Ingmar, Ingrid. Yngwi è cioè un eponimo simbolico, da cui probabilmente deriva il nome del gruppo Ingevon (tribù germaniche del VI secolo a.C.) menzionato da Tacito e Plinio.

Il fatto che i Dii fossero principi-maghi può essere giudicato dal fatto che tutti i Vanir, promossi da Odino a questo grado, divennero sovrani della Svezia. Pertanto, il terzo sovrano supremo della Svezia era il figlio di Njord, Freyr, cioè "Signore" o, come talvolta viene tradotto il suo nome, "Signore". Ma aveva anche un altro nome generico.

Questo furgone fece di Uppsala la capitale del suo impero e vi costruì un santuario. La città dell'antica Uppsala come centro religioso e politico è menzionata nelle cronache sin dal IX secolo. Nel XIII secolo la città scomparve in un incendio. La Nuova Uppsala ha assunto le funzioni della Vecchia. Qui, fino al 1719, era il tradizionale luogo di incoronazione dei sovrani del Paese, si trovava la residenza dell'arcivescovo; Alla fine del XV secolo fu aperta la prima università in Svezia. In una parola, Uppsala, fondata da van Freyr, può essere giustamente definita la prima capitale della Svezia. L'antico santuario stesso fu descritto dal cronista tedesco Adamo di Brema, che lo vide mille anni dopo la sua costruzione, nel 1070.

Università di Uppsala in Svezia

Cosa può essere considerata la vera antichità in questo tempio? Innanzitutto, questo è un enorme albero come simbolo dell'Albero del Mondo. Nella versione scandinava: cenere Yggdrasil. I sempreverdi non sono comuni nella Svezia settentrionale. Molto probabilmente, il suo seme o piantina fu portato qui dagli Aesir e dai Vanir dalla loro casa ancestrale meridionale, da Asgard. La seconda è la sorgente sacra. È noto che i nostri antenati adoravano le sorgenti sacre. Per quanto riguarda il test degli stregoni con l'acqua, questo metodo era noto anche nella Novgorod medievale, sebbene a questo scopo venissero utilizzati il fiume Volkhov o il lago Ilmen. Il terzo è il tempio stesso. Rappresenta una religione sincretica. Non c'è una parola su Thor nella Saga degli Ynglinga. Nel frattempo, questo tuono era davvero la divinità suprema della popolazione locale prima che gli Aesir e i Vanir apparissero qui. Naturalmente, Frey non poteva costruire un tempio ed erigere una statua di se stesso e del primo sovrano della Svezia, Odino. Ciò significa che queste statue furono installate nel tempio dopo la sua morte. Allo stesso tempo, gli svedesi hanno rivisto la gerarchia degli dei. Hanno messo a capo il loro dio originale. Sotto Frey, nel tempio da lui creato sorse una tradizione, chiamata "ricchezza di Uppsala". Sin dai tempi antichi, nel mese di gon (dalla seconda metà di febbraio a metà marzo), si tenevano preghiere per la prosperità del Paese e dei suoi re. Allo stesso tempo, per una settimana si è tenuta una fiera, dove non solo hanno commerciato in modo redditizio, ma hanno anche speso soldi in intrattenimento. Cioè, il sovrano russo della Svezia ha introdotto le preghiere annuali per la prosperità e ha legalizzato i luna park.

Simbolo dell'albero del mondo

Tempio Uppsala.

Il tempo del regno di Freyr può essere determinato dal fatto che poi si verificò un altro evento, chiamato la "pace di Frodu". Stiamo parlando dell'emergere di un altro stato scandinavo: la Danimarca, dove il figlio di Odino di nome Skjold era il primo sovrano. La Piccola Edda dice che prima di lui vivevano qui i Goti. Forse Skjöld in parte li ha conquistati e in parte li ha espulsi. In ogni caso, divenne il fondatore della prima dinastia danese degli Skjoldung. Suo nipote succedette a Frodi, stabilendo finalmente la pace in Danimarca. Ciò avvenne nei primi anni della nuova era, cioè durante la vita di Cristo. Tuttavia, Frodi non divenne un dio e la prosperità del suo stato fu attribuita alla divinità della fertilità Frey, che sedeva sul trono svedese. Oltre al titolo "Lord", Frey aveva anche il nome Yngvi.

Come l'amore ha distrutto Frey...

Un altro artefatto unico, il cui custode per il momento era il dio Frey, è la lama solare. Nei testi eddici, questa spada non ha il suo nome, si sa solo che era un'arma ideale nella battaglia con i giganti, abbattendo facilmente tutto ciò che bloccava il suo cammino. Tuttavia, nella saga “La corsa di Skirnir”, inclusa in tutte le copie dell’Edda Antica, si racconta che un giorno il dio Frey perse la sua meravigliosa arma.

Frey, seduto sul trono di Hlidskjalf (il trono di Odino, da cui si possono vedere tutti i mondi in grande dettaglio), vide a Etunheim la bellissima Gerd, la figlia del gigante Gymir. Frey si innamorò di lei (ovviamente, a prima vista), ma non poteva lasciare Asgard, quindi mandò il suo servitore Skirnir a portare Gerd. Skirnir portò con sé le mele dell'eterna giovinezza, l'anello magico Draupnir e la spada di Freyr. Gerd rifiutò i doni; anche la minaccia di Skirnir di tagliarle la testa non ebbe effetto. Quindi Skirnir promise che avrebbe maledetto Gerd e la sua bellezza sarebbe svanita. Solo allora Gerd accettò, andò con lui ad Asgard e sposò Frey. Per questo, il nobile Frey diede a Skirnir la sua spada. E va detto che si è trattato di un atto estremamente avventato. Secondo la “Divinazione di Velva”, durante il Ragnarok il valoroso dio Frey uscirà per combattere il gigante del fuoco Surt, il capo dell'esercito di Muspelheim (sì, è lo stesso Surt che poi distruggerà tutti i Nove Mondi). E se Frey avesse avuto la sua spada, l'esito dello scontro sarebbe impossibile da prevedere. Ma il dio si opporrà al gigante a mani nude (secondo un'altra versione - con corna di cervo) e sarà sconfitto.

Frey: immagine mitologica ed eponimo

Il dio Frey ebbe un figlio di nome Fjelnir dalla gigantessa Gerd. Nella “Saga degli Yngling” (X secolo) si dice che Fjolnir segnò l'inizio della dinastia degli Yngling, i grandi sovrani del Nord. Pertanto, la popolazione della penisola scandinava (almeno le “classi dirigenti”) sono i discendenti diretti di Freyr dal clan Vanir. Sia lo stesso Frey che suo figlio Fjelnir sono menzionati in molte cronache europee, in particolare negli “Atti dei danesi” di Saxo Grammar (anche se sotto nomi diversi).

Dio Frey è un'immagine unica. Sostiene la pace, odia e disprezza la guerra, ma possiede un'arma dal potere eccezionale: la spada di luce. Tuttavia, come già accennato, dice addio alla spada per amore (probabilmente Gerd può fungere da personificazione della terra, quindi Frey è una personificazione del cielo, e questo mito descrive un matrimonio simbolico). Questa è probabilmente una delle storie eddiche più antiche, che solleva ancora molte domande.

Uno dei nomi più comuni di Freyr è Yngvi. Presumibilmente, è da lui che provengono i famosi nomi scandinavi (sia maschili che femminili): Ingvar, Ingeborga, Ingmar, Ingrid. Ingvi è cioè un eponimo simbolico, da cui probabilmente deriva il nome del gruppo Ingevon (tribù germaniche del VI secolo aC) citato da Tacito e Plinio.

Diventare l'Occhio di Frey è il più grande malinteso

Oggi, un certo disegno runico, presumibilmente associato a script runici o rune a banda, chiamato Occhio di Frey, è diventato popolare tra gli esoteristi. Numerosi portali di rete riportano che l'Occhio di Frey è una scrittura runica incredibilmente antica (o addirittura galdrastav) che ha potenti funzioni protettive. È difficile trovare la fonte di questo malinteso. Tuttavia, è importante notare che il concetto di "Occhio di Frey" è assolutamente una ricostruzione e stilizzazione moderna. Non esiste un singolo testo storico (in particolare, non un singolo galdrabok) che menzioni un certo pentagramma "Eye of Freyr". E si scopre che questo divenire mitico non è in alcun modo collegato al dio Frey stesso. Pertanto, l'uso di questo costrutto nella pratica runica moderna sembra, almeno, divertente.

Frey è uno degli dei più famosi e amati della tradizione nordica. Il suo nome significa "signore" in antico norvegese, ed è veramente il signore e signore della fertilità, della sessualità, dell'abbondanza, della prosperità, della forza ancestrale e del raccolto. Benedice non solo i raccolti e il bestiame, ma anche qualsiasi sforzo creativo. Aiuta coloro che desiderano concepire figli e porta fortuna a tutta la comunità. Frey è il dio della regalità, e quindi la sua benedizione conferisce ricchezza e fertilità all'intera terra. Allo stesso tempo, è un potente guerriero: il suo simbolo, il cinghiale, personifica non solo la fertilità, ma la forza in battaglia. Frey possedeva un meraviglioso cinghiale d'oro chiamato Gullinbursti ("Setola d'oro"). I partecipanti ai rituali del giuramento spesso suggellavano i loro voti sacri ponendo la mano sul dorso di un maiale sacrificale. Inoltre, tra i guerrieri berserker c'erano quelli che traevano la loro forza e follia combattiva non da un orso o da un lupo, ma da un cinghiale. Il cinghiale veniva spesso raffigurato su elmi e armi in modo che il potere di questo animale sacro venisse trasferito al guerriero. Frey è l'unico dio che entrerà in battaglia disarmato nel giorno del Ragnarok, perché ha dato la sua spada come riscatto per la sua amata, la gigantessa Gerd, che divenne sua moglie. Frey era considerato il progenitore dei re e la dinastia reale svedese faceva risalire a lui i propri antenati. Secondo alcune prove, in epoca precristiana, i sacerdoti di Freyr indossavano abiti femminili, si impiccavano con campanelli e ballavano in onore del loro dio. Tuttavia, è possibile che la menzione dell’abbigliamento femminile in realtà rappresenti il tabù di indossare cinture e nodi nei rituali Vanir, motivo per cui i rituali in onore di Frey dovevano essere eseguiti con abiti larghi e fluenti. Alcuni pagani moderni credono addirittura che la morris, una danza popolare inglese eseguita nei festival estivi, abbia avuto origine da questi rituali.

Frey ha molti soprannomi heyti. Eccone solo alcuni: Argud ("Dio del raccolto"), Bödfrod ("Saggio in battaglia"), Bjarth ("Il leggero"), Diar ("Sacerdote"), Mattug ("Possente"), Nitum ("Capofamiglia"), Fegjafa ("Donatore di ricchezza") e Folkvaldi dell'anno ("Sovrano del popolo").

Inoltre, Frey è il dio dei piaceri sensuali. Il più famoso dei miti su Frey è la storia del suo incontro con la gigantessa Gerd. Odino aveva un alto trono ad Asgard chiamato Hlidskjalf, dal quale il signore degli Aesir poteva osservare tutto ciò che accadeva in tutti i mondi. Nessuno tranne il Padre di Tutti poteva sedersi su questo trono. Ma un giorno, quando Odino riprese il suo viaggio, Frey violò segretamente questo divieto. Osservando tutti i mondi dal trono di Hlidskjalf, notò una bellissima fanciulla a Jotunheim, il mondo dei giganti. È bastato uno sguardo perché un grande amore si accendesse nel cuore di Frey. Da allora, la sua amata gli è mancata giorno e notte. Non mangiava né dormiva, sfinito dalla passione; e infine, la sua matrigna Skadi ordinò a Skirnir, fedele amico e servitore di Freyr, di scoprire la causa della sua malattia.

Skirnir ottenne una risposta sincera da Frey e, cedendo alle sue suppliche, accettò di andare a Jotunheim per sposargli Gerd. Ma come ricompensa, chiese a Frey un cavallo meraviglioso e una spada magica che combatteva da sola, come se fosse viva. Frey rinunciò volentieri sia alla spada che al cavallo e Skirnir partì. Gli fu permesso di entrare nelle stanze di Gerd, ma la gigantessa si rivelò inflessibile. Ha rifiutato la proposta di Skirnir e ha rifiutato i suoi doni, quindi l'inviato di Frey ha dovuto ricorrere a metodi di matchmaking molto dubbi. Quando l'orgogliosa fanciulla non cedette alle minacce, Skirnir la maledisse con l'aiuto di tre potenti rune e un'altra: Thurisaz, la runa più distruttiva e pericolosa di tutto Futhark. Questa maledizione avrebbe dovuto instillare in lei una lussuria inestinguibile, e quindi Anne Groa Sheffield, nella sua opera Freyr: God of the World, suggerisce che "la magia delle rune e delle pozioni simboleggia la capacità di Freyr di risvegliare il desiderio sessuale". Che questo sia vero o no, Gerd accettò di incontrare Frey nel bosco sacro entro nove giorni e nove notti e accettò la sua offerta.

È interessante notare che nella lite di Loki si dice di Frey che non ha mai offeso le fanciulle e le mogli - in altre parole, non ha mai trattato male le donne. Frey è il dio della forza vitale, così abbondante che è semplicemente impossibile contenerla. Per questo motivo veniva spesso raffigurato con un enorme fallo eretto. Frey dà vita alla vita in tutta la sua infinita varietà e benedice le unioni amorose in tutte le loro molteplici forme. Dà non solo piaceri sensuali, ma anche vera gioia e felicità, riversando generosamente questi doni sui suoi sudditi.

Galina Krasskova (c)
Traduzione: Anna Blaze (c)

Questa traduzione è concessa in licenza sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Unported.

Dio Freyr nella mitologia scandinava. Il mondo della mitologia scandinava - racconti degli dei - Freyr

Leggi anche

Libri

Come l'amore ha distrutto Frey...

Frey: immagine mitologica ed eponimo

Diventare l'Occhio di Frey è il più grande malinteso